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Venerdì 03 Giugno 2011
Ecco dove manca il verde in città
Già donati dai comaschi 10 alberi
Sono circa 150 le piantumazioni necessarie per rinfoltire i giardini pubblici e i filari. È partita bene la sottoscrizione lanciata dalla Famiglia comasca e da «La Provincia»
È disponibile un conto corrente ad hoc su cui effettuare i versamenti. Queste le coordinate: c/c intestato a "La Famiglia comasca - Un albero per la tua città"; Credito Valtellinese, agenzia di via Sant'Elia a Como; Iban: IT07J0521610900000000055566.
Ai lettori viene proposto di donare i 150 euro necessari per l'acquisto dell'albero: l'entità della cifra è legata al tipo di essenza e anche alle dimensioni, non inferiori ai tre metri. Il Comune, nella persona dell'assessore Diego Peverelli, si è impegnato a mettere una somma analoga, che serve a pagare la piantumazione e l'assicurazione: ogni pianta, infatti, è garantita per due anni e l'azienda che l'ha fornita ha l'obbligo di prendersene cura e di sostituirla a sue spese, nel caso dovesse morire prima di quel termine. Naturalmente non è obbligatorio versare 150 euro, ma sono molto ben accette anche cifre minori, che verranno poi accorpate per acquistare gli alberi. Periodicamente pubblicheremo su queste pagine l'elenco dei donatori: il primo uscirà nei prossimi giorni.
Intanto, Peverelli ha fatto predisporre dall'ufficio giardini del Comune un elenco delle fallanze, ovvero degli alberi mancanti per completare l'arredo urbano. «Pur avendo piantumato negli ultimi cinque anni ben 358 essenze, ne mancano ancora 150», riferisce l'assessore. Quelli donati dai lettori verranno destinati prioritariamente ai filari, che hanno una triplice, importante, funzione per la città: oltre a quella estetica, contribuiscono a ridurre l'inquinamento atmosferico e anche quello acustico. L'Ufficio giardini ha passato in rassegna tutte le strade e ne è uscita fuori la mappa che vi proponiamo, in forma sintetica, nella parte alta di questa pagina.
Nel complesso sono 122 gli alberi mancanti lungo i viali cittadini. In cima alla lista troviamo una delle strade più belle e caratteristiche - negli ultimi tempi, purtroppo, anche martoriate - di Como: viale Geno. Qui mancano all'appello ben 24 querce palustri e 2 Cercis siliquastrum, pianta ornamentale meglio nota ai profani come "l'albero di Giuda". Proprio su viale Geno aveva richiamato l'attenzione, nell'ambito della nosta inchiesta «La città al verde», l'agronomo Angelo Vavassori, componente della Commissione paesaggio comunale: quelli che fino al secondo dopoguerra erano i rigogliosi «Giardini Regina Margherita» (dalla stazione della funicolare fino in fondo al viale) oggi sono ridotti ad una serie di alberature scheletriche. Le querce, aveva denunciato Vavassori «non crescono di una spanna perché hanno le radici soffocate dal cemento». Un'osservazione che giriamo al Comune, affinché ne tenga debitamente conto, quando andrà a sostituire i diversi esemplari morti.
Altri filari storici in situazione di difficoltà, per non dire di emergenza, sono quello lungo le mura (mancano dieci platani in viale Varese, un altro in viale Cattaneo e tre querce rosse in viale Battisti) e quello di via Dante (da sostituire 11 ligustri). Ma il record negativo spetta a una traversa di quest'ultima, a pari (de)merito con viale Geno: si tratta di via San Martino, dove passeggiando si incontrano i ceppi di ben 26 siliquastri morti e non ancora rimpiazzati. Da Como Borghi (quattro ciliegi in via Moro e tre in via XX settembre, quattro betulle in via Morazzone...) a Camerlata (tre esemplari di Pinus strobo nel parcheggio di via Scalabrini), da Monte Olimpino (cinque ciliegi in via Bellinzona) a Civiglio (un tiglio all'esterno del cimitero) sono molti i quartieri che hanno bisogno di interventi. E che beneficeranno della generosità dei nostri lettori. Non resta, per chi è disponibile a dare un contributo, che aderire alla campagna «Un albero per la tua città».
Pietro Berra
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