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Domenica 05 Giugno 2011
Bus e treni, ancora aumenti
Tariffe ritoccate entro agosto
In arrivo un altro balzello del 10%. Lo Stato taglia i fondi. Il Comune: «Cercheremo di limitare i danni»
Tutto nasce, ancora una volta, dai tagli decisi a livello statale, con una contrazione delle risorse che è andata a ripercuotersi, a cascata, su Regione (82 milioni di euro in meno a disposizione), Provincia e Comune. Un primo aumento del 10% era stato introdotto quattro mesi fa e - come prevede la stessa delibera regionale del 29 dicembre scorso - ora sta per concretizzarsi un ulteriore +10%, «riconosciuto nel caso in cui le aziende raggiungano determinati obiettivi di qualità del servizio», definiti in base a specifici indicatori (regolarità e puntualità di arrivo). Gli adeguamenti tariffari sono stati confermati dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, durante l'ultima riunione del tavolo sul trasporto pubblico locale. E verranno applicati «al più tardi dall'1 agosto». «Questi aumenti - ha detto Cattaneo - sono una medicina amara ma necessaria per tenere in equilibrio il sistema del trasporto pubblico in Lombardia. L'unica alternativa sarebbe quella di tagliare i servizi». I pendolari che si spostano in treno devono insomma prepararsi a una nuova stangata. Mentre non c'è ancora una decisione ufficiale sul fronte autobus: «Non vorremmo introdurre un secondo aumento dopo quello di febbraio - spiega l'assessore provinciale ai Trasporti, Patrizio Tambini - ma significa rintracciare nel nostro striminzito bilancio gli 1,8 milioni che non arriveranno dalla Regione. Un'impresa non facile. Stiamo comunque effettuando un monitoraggio, c'è un dialogo con l'azienda e a fine giugno, quando avremo un quadro più chiaro, decideremo. L'obiettivo è quello di non alzare le tariffe o farlo in misura molto limitata, andando piuttosto a tagliare qualche corsa poco utilizzata». Ottimista l'omologo di Tambini a Palazzo Cernezzi, Stefano Molinari: «Dovremmo riuscire a non introdurre questo nuovo aumento, grazie alla razionalizzazione scattata nei mesi scorsi e alla revisione delle tariffe dei parcheggi. Nei prossimi giorni analizzeremo le cifre, a partire proprio dagli introiti dei parcometri. Se i conti torneranno, non ci sarà bisogno di applicare il 10% in più sui biglietti». Il consigliere regionale del Pd Luca Gaffuri contesta i rincari sul trasporto ferroviario: «Il costo del servizio ricade ancora di più sulle spalle degli utenti, senza alcuna garanzia di un miglioramento né la possibilità di verificare la qualità garantita dalla società Trenord, viste le condizioni di monopolio create dalla Regione».
Michele Sada
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