Cantù, gli oratori estivi
Mille ragazzi solo in centro

Partiti i Grest: un migliaio gli iscritti nella parrocchie della comunità pastorale San Vincenzo. <Ormai siamo un servizio sociale>

CANTU' Sembra una scuola, più che un oratorio. La mensa con i pasti caldi. Il pre-oratorio. I laboratori, il cineforum. Il concorso di fotografia. Il corso di karatè. «Siamo consapevoli di svolgere un servizio sociale a tutti gli effetti. Le famiglie lo sanno. Si fidano, apprezzano la proposta, il discorso educativo e formativo. Con nemmeno 20 euro alla settimana, possono lasciare il loro figlio all'oratorio feriale, dalle 7 e mezza del mattino fino al tardo pomeriggio». Claudio Brambillasca, responsabile laico dell'oratorio di San Paolo, presenta così il successo di un migliaio di presenze al Grest della comunità San Vincenzo. Ieri, come in tutta la Diocesi di Milano, la prima giornata. In crescita, le ore messe a disposizione per i ragazzi dalle parrocchie del centro città. Il picco delle adesioni, a San Teodoro, dove sono arrivati quasi trecento ragazzi. A San Carlo, da quest'anno, si apre anche al mattino. Ma anche San Michele non sta a guardare.
L'esempio dell'oratorio di San Paolo è indicativo della collaborazione volontaria all'interno di tutte le parrocchie della comunità San Vincenzo. «E' fondamentale l'aiuto degli animatori. Qui a San Paolo – prosegue Brambillasca – sono una cinquantina. Spesso, sono le loro passioni a ispirare le attività». I costi? Per una settimana 13 euro, più 3 euro per chi vuole il pre-oratorio: si inizia alle 7.30 del mattino.
A casa, l'oratorio feriale sarà presente anche su YouTube e Facebook. Sono già in rete i filmati per imparare i balli e le canzoni. Il tema di quest'anno, «Battibaleno».

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