Cantù, la Cri Provinciale:
"volontari da motivare"

Il commissario provinciale dopo le dimissioni del responsabile canturino: volontari da rimotivare, per ora ci aiuteranno le sedi vicine

CANTU' «In questa fase critica per la Croce Rossa di Cantù chiederemo uno sforzo maggiore. Per aumentare l'apporto, sempre in termini di volontariato, da tutte le sedi limitrofe: Cermenate, Montorfano, Lipomo e Lomazzo». Ad annunciare il punto cardine della sua “mission” – il termine che lui stesso usa – è Matteo Fois, commissario provinciale della Croce Rossa. Ad interim, sarà anche il commissario di Cantù, da qui sino al 31 dicembre. Sarà lui a sostituire Giovanni Frigerio, l'ex presidente, ai vertici della Cri cittadina dal '93 sino a giovedì, quando ha rassegnato le dimissioni. Per impegni professionali ma anche, e forse soprattutto, di gestione del comitato canturino: almeno dal mese di dicembre, nella sede di via Ariberto, esiste una difficoltà oggettiva nell'organizzare i turni delle ambulanze. La causa principale - ha ammesso Frigerio - il minore entusiasmo e la minore disponibilità tra i quasi 400 volontari di Cantù. Da qui le dimissioni e la necessità di rifondare un po' tutto.
«In un primo momento – dice Fois – punteremo al coinvolgimento dei volontari vicini. L'idea è di ricreare, nel giro di qualche mese, un nuovo gruppo a Cantù. Più motivato» .L'elemento di continuità con il passato sarà Roberto Borghi, il responsabile dei volontari canturini, anche lui dimissionario.  Borghi, che è dipendente della Cri, assegnato a Lipomo, rientrerà infatti subito con un nuovo ruolo. «Borghi è una persona di fiducia – sottolinea Fois, anche lui alla Cri di Lipomo –  per questo l'ho nominato vicecommissario del comitato di Cantù». Una scelta eloquente, a significare che non era certo lui il problema della Cri cittadina. Era stato proprio Borghi, ad aver evidenziato a Frigerio le difficoltà sempre maggiori che si incontravano nell'organizzare i turni. Pomeriggi di telefonate per riempire i buchi nei tabelloni e garantire gli equipaggi per i servizi di emergenza.
Ma come si è arrivati a una situazione del genere, con lo stesso commissario che ha definito i servizi di 118 e trasporti ospedalieri “quasi a rischio?”. «Non voglio criticare nessuno, Frigerio è un amico e ha dato tanto alla Croce Rossa – risponde Fois – forse, in passato, si è data poca importanza ai volontari, sono stati trascurati, poco ascoltati. Serve un rapporto di serenità con i dipendenti: le formazioni e le professionalità sono identiche. Ma, comunque, sono convinto che la situazione non sia così allarmante».

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