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Mercoledì 22 Giugno 2011
Tre via al buio da quattro mesi
"Ma il Comune non ci ascolta"
Al buio. Da quattro mesi così a Prestino, a Como. Arriva gente a cena? Deve trovare la strada al buio. Gli anziani vogliono uscire a passeggiare? Devono schivare le buche al buio. Le mamme vanno a ritirare i bambini dai nonni? Devono portarli in braccio al buio. In via Tiziano, via Prestino e via Mantegna inverno o estate è sempre la stessa storia.
La risposta è cambiata tutte le volte. «A me ha detto che le avrebbe sistemate ma non è successo ancora niente. Le luci sono tutte spente», dice Bruna Raschetti. «Io ho chiamato Etv e mi ha detto che i soldi non c'erano e non si poteva fare nulla - dice Maria Corrente -. E mi sono anche dimenticata di dirgli che da qui a Lenno, che è l'altra frazione, non c'è neanche un marciapiede. Erba di qua e erba di là un marciapiede potrebbero farlo. Di sicuro servono le luci. Quest'inverno era pericoloso, ma anche adesso, uno vuole uscire a fare una passeggiata dopo sera, siamo tutti anziani, al buio rischiamo». «E poi estate o inverno le luci servono - interviene Maria Colasurdo -. È pericoloso anche senza andare a passeggiare. Un intero quartiere al buio».
«Avremo chiamato dieci volte - dicono Vittorio Di Resta e la moglie Maria Rachele Costantini -. Non c'è verso di farci ascoltare. Noi e gli altri vicini. Chiamiamo sempre in Comune ma non c'è niente da fare. Si sono rotti i lampioni e nessuno li aggiusta». Non è che non lo sanno. Lo sanno e non lo fanno. «Mio marito chiama tutti i giorni - dice la moglie di Giordano Fratti -. L'ultima che gli hanno detto è che c'è tutto l'impianto da rifare». «Noi abbiamo dovuto montare una lampadina che illumina il cortile - spiega Salvatore Meroni -. Non se ne poteva più di stare al buio. Poi ci sono anche persone anziane, i genitori di mia moglie, è pericoloso farli camminare al buio. Per non parlare dei ladri, ci sono già stati quattro furti». «Avevamo gente a cena e non volevamo che arrivassero a tentoni - dice la moglie Giacomina Spatoliatore -. Poi c'è anche mia figlia che deve venire a prendere la bambina, ci sono tante cose, non si può lasciare una via intera al buio».
«All'inizio ci avevano detto che era privata ma se ci sono i lampioni pubblici, li devono sistemare per forza», dice ancora il marito. Le voci che chiedono il ripristino dell'illuminazione della via sono molte di più. Ma bastano queste per far arrivare il messaggio al Comune: la luce.
Anna Savini
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