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Giovedì 23 Giugno 2011
Lago: danni e niente soldi
E a Como arriva il ministro
I grossi danni che il Lario subisce dalla regolazione del livello i guadagni milionari che finiscono a monte (dove ci sono le grandi dighe e le centrali della Valtellina) e a valle (a vantaggio dei colossi dell'energia e dell'agricoltura), ma non ai comuni rivieraschi, finiranno sul tavolo della titolare dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. O meglio sarà lei ad incontrare, nella sede dell'amministrazione provinciale, i sindaci e i rappresentanti del territorio
L'iniziativa, che dovrebbe essere calendarizzata entro la fine di luglio, è organizzata in modo bipartisan dai deputati comaschi di Lega (Nicola Molteni ed Erica Rivolta) e Pd (Chiara Braga) e anche del coordinatore nazionale dei piccoli comuni dell'Anci Mauro Guerra. L'ok è arrivato nei giorni scorsi a Roma direttamente dal ministro che ha incontrato i deputati lariani. «Ci ha chiesto un lasso di tempo per approfondire la tematica - spiega Molteni - e ci ha dato la disponibilità per incontrare i sindaci dei comuni rivieraschi e i rappresentanti provinciali. Mi è sembrato molto più opportuno fare in modo che sia il ministro a venire sul territorio, piuttosto che i sindaci ad andare a Roma. Massima disponibilità è stata espressa anche dal presidente della commissione Ambiente Alessandri».
Proprio i sindaci delle due sponde, in modo assolutamente trasversale, si erano detti pronti a scendere in piazza e a mettere in atto azioni clamorose (il vicesindaco di Bellagio Luca Leoni aveva addirittura ipotizzato di organizzare un corteo di barche fino alla diga di Olginate in segno di protesta contro il Consorzio dell'Adda che materialmente regola il livello del lago) per «la dignità del territorio». E non avevano nemmeno escluso di andare direttamente a Roma per farsi ascoltare dal ministro. A questo punto sarà il ministro ad affrontare la questione e direttamente sul Lario. «Il tema - commenta Braga - chiama in causa competenze oltre che regionali anche nazionali di cui speriamo il ministro dell'Ambiente si faccia carico venendo ad ascoltare le ragioni degli amministratori del territorio. Ci auguriamo che questo possa avvenire a breve con un primo e utile momento di confronto». Dal canto suo Guerra aggiunge: «Sarà un'occasione importante che non possiamo perdere per definire con chiarezza e concretezza tutti gli interventi, da quelli di modifica legislativa a quelli amministrativi e organizzativi, che dovranno essere adottati per consentire al nostro territorio e alle sue comunità di tornare a governare le proprie risorse naturali».
Nel frattempo si stanno muovendo le cose anche a livello provinciale. L'assessore alla Pesca Ivano Polledrotti già da tre anni, in accordo con Lecco, sta portando avanti una serie di richieste al Consorzio dell'Adda (innanzitutto sul fronte dei contributi necessari al ripopolamento ittico, che subisce gravi danni dalle oscillazioni del livello del lago). A Lecco in consiglio provinciale è pronto un ordine del giorno proprio sulla regolazione e a breve si occuperà della vicenda anche il consiglio provinciale di Como. Il tutto in attesa del ministro Prestigiacomo.
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