Sport paraolimpici, che emozione
Como per un giorno è la capitale

La cittadella dello sport, ieri, in mano ai diversamente abili. Non s'era mai visto uno spettacolo così bello in città. La giornata di sole ha richiamato già di suo tanti turisti di passaggio nella zona a lago

COMO La cittadella dello sport, ieri, in mano ai diversamente abili. Non s'era mai visto uno spettacolo così bello in città. La giornata di sole ha richiamato già di suo tanti turisti di passaggio nella zona a lago, ma questa volta Como ha offerto qualcosa in più. Protagonisti gli atleti disabili, i veri interpreti della “Giornata dello sport per atleti paraolimpici”, organizzata dall'Inail di Como e Cip Lombardia. Ma i comaschi e i turisti hanno scoperto un'altra cosa interessante: ovvero che Como e provincia hanno già da tempo abbattuto le barriere psicologiche nei confronti dei diversamente abili, grazie al coraggio di tredici società sportive di aprire le porte a tanti atleti, meno fortunati dalla nascita per menomazioni fisiche o mentali, oppure costretti sulla sedia a rotelle per incidenti sul lavoro o sulla strada. Persone che, grazie all'iniziativa di dirigenti societari “illuminati” sono rinati a nuova vita, praticando, anche  con risultati di rilievo, le discipline di canottaggio, vela, sci nautico, immersione, canoa, showdown, tennis in carrozzina, danza sportiva, basket in carrozzina, calcetto, distensione su panca, calcio balilla, tennis tavolo. Tutto ciò abbiamo visto all'opera e tantissima gente si è meravigliata come atleti in carrozzina possano far vivere l'emozione di una partita di basket, con incursioni tanto rapide, che gli stessi cestisti normodotati se ne sono fatti meraviglia, oppure i ciechi che giocano allo show down, una specie di tennis tavolo, con un'abilità e una disinvoltura da lasciare a bocca aperta. «Ho vissuto  un'emozione che non mi sarei mai aspettato – ha commentato  l'assessore Stefano Molinari – appena sceso dalla barca vichinga sulla quale era salito a fianco del presidente della Canottieri Lario, Enzo Molteni – vedendo remare con tanta foga i diversamente abili che fanno canottaggio. In loro si scopre una ragione di vita inimmaginabile». «Fare sport mi ha fatto uscire da un tunnel – così Giusy Versace, che ha perso entrambe le gambe in un incidente stradale – del quale all'inizio non vedevo la fine. Questa giornata di Como è stata un'ottima iniziativa, soprattutto perché la città risponde ad una cultura di apertura verso i disabili». Il bilancio di fine giornata, comunque, ha registrato la partecipazione di oltre cento atleti diversamente abili, ma impossibile definire il numero degli spettatori, data la continua affluenza nella giornata. Tra i campioni più gettonati, il quarantaduenne Santino Stillitano di Bregnano, pluricampione italiano e portiere della nazionale italiana paraolimpica di hockey su ghiaccio.
Gianfranco Casnati

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