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Domenica 03 Luglio 2011
Como cerca il suo Pisapia
Il Pd: in autunno le primarie
La consultazione decreterà pure il candidato alla presidenza della provincia. I democratici assicurano "pieno sostegno" ai vincitori, anche qualora fossero espressione della società civile e non del partito
«Sarà una competizione vera, con regole chiare e condivise che metteremo a punto nelle prossime settimane. Non ha senso, per esempio, presentarsi con un numero altissimo di sfidanti, quindi uno dei criteri che avrà un peso sarà il numero delle firme raccolte. Bisognerà trovare una cornice di principi condivisi, a partire dall'attitudine a governare come requisito indispensabile. Perché alle prossime amministrative vogliamo vincere». Le consultazioni si terranno in un'unica giornata sia per il Comune che per la Provincia, ma il Pd non esclude di organizzarle anche in altre realtà importanti come Erba, Appiano Gentile e Campione. «Dimostriamo di non saper unire le forze a sostegno di un unico candidato? No, riteniamo semplicemente che i nomi debbano essere il punto di arrivo di un percorso e non il punto di partenza», taglia corto Marelli. Il segretario confida nell'effetto-Milano: «È vero che Pisapia non era il candidato del Pd, ma lo è diventato perché è stato appoggiato con forza dopo la vittoria nelle primarie. Sul Lario - prosegue - partiremo subito con un confronto aperto ai cittadini nei nostri circoli, per poi rivolgerci alle forze civiche e alla società civile, nell'intento di capire chi è disposto a mettersi in gioco e quali sono le priorità. Questo lavoro sfocerà in un incontro pubblico, a fine settembre». Quanto al gruppo del notaio Francesco Peronese, che è già uscito allo scoperto e potrebbe dar vita a una lista civica per le Comunali: «Bisogna capire i loro scopi - dice Marelli - Se vogliono fare la stampella del centrodestra, non siamo interessati, in caso contrario diventeranno interlocutori». La deputata del Pd Chiara Braga definisce le primarie «lo strumento migliore per presentare una proposta forte e alternative alle destre». «Tra i cittadini c'è insoddisfazione nei confronti di chi ha governato in questi anni - aggiunge - e noi abbiamo scelto di aprirci al dialogo con quelle realtà che sentono l'esigenza di un cambiamento».
Michele Sada
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