La replica alla Lega dei ticinesi
"Imbranati al volante sarete voi"

«Ma come si permettono di chiamare pericoli ambulanti noi, proprio loro sulle nostre strade ne combinano di tutti i colori?». Il giorno dopo l'attacco della Lega dei Ticinesi agli italiani al volante in Svizzera, e ancora di più le donne, scoppia l'insurrezione generale. Perché i comaschi, dagli svizzeri, possono accettare lezioni su come si fanno gli orologi, al limite, ma su come si guida neanche per sogno

COMO «Ma come si permettono di chiamare pericoli ambulanti noi, proprio loro sulle nostre strade ne combinano di tutti i colori?». Il giorno dopo l'attacco della Lega dei Ticinesi agli italiani al volante in Svizzera, e ancora di più le donne, scoppia l'insurrezione generale. Perché i comaschi, dagli svizzeri, possono accettare lezioni su come si fanno gli orologi, al limite, ma su come si guida neanche per sogno. La notizia è tra le più lette e commentate sul sito della Provincia e su Facebook è tutto un coro di indignazione per quanto dichiarato da Mattinonline.ch, organo della Lega dei Ticinesi: «Smettiamola di lasciar guidare i frontalieri in certe fasce orarie: devono per forza venire da noi a fare i pericoli pubblici? O meglio, facciamo che i frontalieri smettano proprio di guidare in Ticino, costringendoli a utilizzare i mezzi di trasporto pubblici. Meno incidenti, meno inquinamento, più benessere per i ticinesi».
«Quando l'ho letta mi sono messo a ridere», commenta Cristian Tolettini, segretario provinciale della Lega: «Una provocazione talmente assurda che non va neanche commentata. Oltretutto parlano loro che al volante ne combinano di continuo. Ma non dobbiamo fare classifiche. Queste sono polemiche estive e come tale vanno considerate. Non bisogna neanche cavalcarle». Ma i lettori della Provincia si indignano eccome

Leggi l'approfondimento nell'edizione della Provincia di giovedì 14 luglio

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