Una volta a regime, gli effetti delle nuove misure - compreso il Patto di stabilità - rischiano dunque di mettere seriamente in crisi l'amministrazione cittadina, con inevitabili ripercussioni (come spiega nell'intervista qui sotto l'assessore Gaddi) sui servizi erogati ai cittadini. La stangata, d'altra parte, si inserisce in un quadro complessivo tutt'altro che roseo, con un bilancio di previsione che ha dovuto subire, già quest'anno, una maxi sforbiciata da 4 milioni di euro rispetto al 2010, suddivisa equamente tra le spese in conto capitale (gli investimenti) e quelle di parte corrente.
In totale il documento approvato tre mesi fa prevede soltanto 13,4 milioni di investimenti e 92 milioni per le spese di parte corrente. E pesano, va ricordato, i 14 milioni di euro previsti fino al 2009 come ricavo della vendita dell'ex Ticosa, in realtà mai incassati e finiti nel mirino della Corte dei Conti. Dopo il bilancio lacrime e sangue, i rincari sui trasporti pubblici e l'ormai cronica carenza di risorse persino per le asfaltature e l'ordinaria manutenzione, arriva insomma un'altra tegola pesantissima. E le casse di Palazzo Cernezzi si svuoteranno ancora di più.
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