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Giovedì 21 Luglio 2011
Loro Piana: a Villa Erba
una fiera per il fast fashion
«Villa Erba potrebbe ridiventare punto di riferimento del tessile italiano con un momento selettivo, dinamico ed aderente ai tempi sempre più serrati della grande distribuzione». Così il presidente di Milano Unica Sergio Loro Piana.
Alla presentazione della XIII edizione di Milano Unica, il presidente Sergio Loro Piana torna su un progetto espositivo riguardante il polo cernobbiese, allo studio due anni fa e rimasto nel cassetto.
«Avevamo testato i big player della confezione per capire se avessero bisogno di altri momenti di presentazione, in aggiunta alle cicliche uscite stagionali. Dal sondaggio emerse che più delle fiere servivano incontri assidui nelle loro sedi. Partendo come allora dagli stimoli del mercato, oggi potrebbe aver successo un evento trasversale, che riunisce mondi differenti, in grado di orientare con idee davvero nuove ed originali le maggiori catene».
L'industriale prende, ad esempio, la formula PRIMA Moda Tessuto, ideata e realizzata da Promotrade in concomitanza e sinergia con Pitti Immagine Filati a Firenze, presso Fortezza da Basso. «L'anticipazione delle date - spiega- consentirebbe al fast fashion un'adeguata programmazione, il ristretto numero di espositori un servizio di informazione moda dal forte contenuto creativo e innovativo. Nella cornice di Villa Erba il tutto sarebbe valorizzato da un'atmofera magica ed elegante». In attesa di ulteriori sviluppi con il nuovo management del polo cernobbiese, Loro Piana lamenta la scarsa partecipazione delle aziende comasche a Milano Unica, 37 contro le 41 della scorsa edizione.
«Davvero un grande errore strategico. Il salone riunisce il meglio della nostra produzione manifatturiera, quindi tutti i distretti dovrebbero esserci per far sistema e promuovere il made in Italy. Abbiamo preferito puntare su un'offerta specializzata per scremare i visitatori. Siamo soddisfatti di questa scelta perchè si lavora di più rispetto ad altre mostre con un panorama più ampio, ma dispersivo».
L'approfondimento su La Provincia in edicola giovedì 21 luglio
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