Parla il "papà" del catamarani:
"Sono ancora la scelta giusta"

L'ex direttore della Gestione governativa è convinto: «Sarebbe un errore utilizzare gli aliscafi sui nostri laghi, non sono adatti, la valutazione fatta allora non è cambiata col passare degli anni»

BELLAGIO - Ha voluto e progettato i catamarani che solcano i tre laghi, e non se ne pente, anzi difende il progetto anche là dove si è mostrato manchevole: sul consumo e sulla fragilità dei motori. Marcello Sposito è l'ex direttore della Gestione governativa navigazione laghi, ora in pensione continua, attraverso il suo studio di Desenzano Del Garda (BS), a progettare navi e prestare consulenze per diverse aziende. Tra il '97 e il '98 ha tracciato materialmente le linee del progetto catamarani preparando le direttive per la gara d'acquisto. Sempre lui con il suo staff ha portato all'attenzione del Ministero dei Trasporti la necessità di utilizzare questi mezzi per i nostri laghi. Una scelta ponderata che non rinnega, anzi si stupisce della possibilità vengano privilegiati gli aliscafi.
«Sarebbe un errore utilizzare gli aliscafi sui nostri laghi, non sono adatti, la valutazione fatta allora non è cambiata col passare degli anni - spiega -. Oggi poi con le attuali tecnologie i nuovi catamarani potrebbero essere ancora più performanti, con una prora molto sottile e molto lunga».
A Desenzano non è arrivata l'onda delle polemiche partite da Bellagio per il consumo dei catamarani, il famoso milione e mezzo di euro in più annui in gasolio di cui si è ripetutamente parlato. Informato, Sposito, non si nega alla discussione.
«Sono cifre non corrette, la differenza del costo del gasolio è di circa il 10% in più, il catamarano ha un maggior consumo è vero ma è anche più flessibile, porta più passeggeri ed è più semplice. Se si deve fare un calcolo sul consumo deve essere in relazione al numero di passeggeri».

L'intervista completa nell'edizione de La Provincia in edicola sabato 23 luglio

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