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Lunedì 08 Agosto 2011
Per il pieno di benzina
il Ticino non conviene più
Tra gli effetti del superfranco ci sono il pieno di benzina e diesel. Ora, tra cambio sfavorevole e carta sconto, l'esodo oltreconfine non conviene più e per i benzinai ticinesi - dove lavorano molti frontalieri - è crisi nera
COMO Nemmeno la benzina è più conveniente oltreconfine. Almeno non per i comaschi che hanno la carta sconto benzina. I conti si fanno in un attimo e il verdetto è chiaro: si spende meno dai benzinai italiani, il che è tutto dire.
Per ogni litro di benzina verde in Svizzera costa tra i 13 e i 14 centesimi in meno, ma la cifra è decisamente coperta dalla carta sconto che, in fascia A, attribuisce uno sconto di 18 centesimi.
Il problema è il prezzo di partenza con la verde a 1 e 6 e il gasolio a 1 euro e 4, 1 euro e mezzo. Una follia. Se si pensa che il petrolio è calato e la benzina in Italia continua a salire tassata di settimana in settimana per qualunque motivo, dal finanziamento dei missili per bombardare Gheddafi ai tentativi di riempire la voragine nelle casse statali. Nell'inverno del 2010, il diesel era a un euro, un euro e 10.
Da quel momento è stata una rincorsa senza fine che ha portato la benzina a costare molto più di un litro di latte. Nonostante le promesse dei consumatori e degli automobilisti, il carburante continua a salire trascinando con sè i prezzi dei prodotti di prima necessità. La maggior parte della merce in Italia viaggia su gomma. Se aumenta la benzina aumenta il costo del trasporto e di conseguenza il prezzo finale di ciò che viene trasportato.
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