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Mercoledì 10 Agosto 2011
Le foto di Amy Winehouse
in Svizzera sono uno spot anti droga
A poche settimane dalla sua morte, la cantante finisce su un manifesto antidorga dell'Udc ticinese. La presidente: "E' una campagna provocatoria, ma il messaggio é chiaro". Opinione pubblica divisa e fans scandalizzati
LUGANO Una ragazza sconvolta, il trucco colato, lo sguardo perso e il volto emaciato. E' questa l'immagine di Amy Winehouse, la stella del soul morta a Londra poche settimane fa che appare su un manifesto pubblicitario contro la droga, voluto dai giovani dell'Udc che ha corredato l'immagine con l'inequivocabile scritta: "Une voix sans issue", "Una voce senza sbocchi", che in francese è leggibile anche come "Una via senza sbocchi". Anche in Italia l'immagine della regina del soul è stata utilizzata con lo stesso scopo dalla sezione di Forza Nuova di Perugia; il movimento di estrema destra ha modificato la scritta scelta dai colleghi svizzeri, sostituendola con la frase “Se ti droghi non ti Amy”.
In Svizzera ma anche in Italia, la campagna divide l'opinione pubblica. Nel nostro Paese 200 persone hanno espresso il loro parere positivo, confermando il gradimento per il manifesto con 200 “mi piace” sul social network Facebook. Non fanno sconti, invece, gli svizzeri: indignati i fan e critica l'opinione pubblica per la scelta dell'immagine che ritrae Amy in una dei momenti più della sua vita, quando ormai era già stata inghiottita dal vortice dell'alcol e della droga. Il manifesto è finto anche sulle colonne del tabloid britannico “The Sun”, che lo ha definito “di cattivo gusto e irrispettoso".
Il presidente dei Giovani Udc vallesani, Grégory Logean, difende però la scelta del partito, sostenendo che "tutti hanno già visto questo tipo di fotografie prima della morte di Amy, visto che lei era solita mostrarsi in questo stato. La cosa più scioccante non è la foto, bensì l'effetto devastante provocato dalla droga".
Dello stesso parere anche Lara Filippini, la presidente dei Giovani Udc Ticino che ha dichiarato al sito Ticino on line: “E' sicuramente una campagna provocatoria, ma il messaggio che passa è chiaro. Mi sorprende di più che l'opinione pubblica si stia scandalizzando per la foto presa senza diritti d'autore, visto che è una foto già vista più volte su internet. Il fatto che Amy sia un personaggio conosciuto amplifica certamente il dramma, ma spesso c'è troppo buonismo verso questi personaggi famosi negativi, come anche Kate Moss e altri. Una campagna del genere ci fa vedere che non sono personaggi di cui seguire l'esempio”. I giovani Udc ticinesi non prevedono di riprendere la campagna ma "come in passato, continueremo a fare la nostra parte contro la droga".
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