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Giovedì 18 Agosto 2011
Cantù, i danni in piazza Garibaldi
I baristi: confronto con il Comune
I titolari dei tre locali che hanno organizzato al battaglia di pistole d'acqua sono pronti a incontrare l'assessore: «Siamo disposti a prenderci la nostra parte di responsabilità. Ma non siamo perseguibili solo perché altri, e non noi, hanno rovinato la fontana. Di questo ci dispiace molto»
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Fontana afferma di parlare anche a nome di Luca Lietti del Bar Commercio e di Emanuele Baserga della Pergola, gli altri due bar con vista su piazza Garibaldi. «Da parte di tutti c'è la disponibilità a incontrare l'assessore Andrea Lapenna - continua Fontana - con il comune vogliamo collaborare. Questa della battaglia d'acqua, se riproposta nei prossimi anni, può diventare il cult di Ferragosto. Ci dispiace che forse la festa, a un certo punto, sia sfuggita di mano. Pensavamo davvero di essere soltanto tra amici. Invece, sono arrivate cinquecento persone anche da Como, Mariano, Seveso e Seregno. Un'idea dell'ultimo minuto è diventato uno degli eventi più apprezzati tra quelli organizzati in piazza Garibaldi».
I baristi, dei danni riportati alla fontana - divelte due lamine, fuori posto gli ugelli per gli zampilli, intasate le pompe per la circolazione dell'acqua e, nelle vicinanze, l'impianto di irrigazione sollevato, danni a una pianta e a un paletto di ferro - sembrano non sapere nulla. «Certo, abbiamo visto che qualcuno entrava - dice il titolare del 7's - ma mica abbiamo detto noi baristi, a quei ragazzi, di buttarsi dentro».
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