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Venerdì 19 Agosto 2011
Comuni canturini, alleanze
per sopravvivere ai tagli
Spaventa la manovra di Ferragosto e così si delineano aggregazioni su servizi essenziali come polizia locale e socio-sanitario - Gestioni unificate in stile contee americane, ma con più problemi che risorse
La stragrande maggioranza dei gonfaloni di provincia dovranno pensare con un unico cervello in molti ambiti. La gestione, entro il 31 dicembre 2012, sarà quasi totalitaria, comune su tanti fronti principali. Soltanto i due centri maggiori del territorio, Cantù e Mariano, sono esclusi. Fino a ieri, il limite per le associazioni d'ambito era di 5mila abitanti. Alla nuova norma, con il paletto innalzato ai 10mila, ora non sfuggono Cermenate e Inverigo, ferme sui 9mila residenti. Perdono autonomia anche Cabiate, Carugo, Capiago Intimiano, Figino Serenza, Alzate Brianza: dovranno guardarsi attorno e trovare partner. Tutti gli altri centri sono al di sotto dei 5mila abitanti, e proseguono sul sentiero già imposto della condivisione di vicinato. In ordine di popolazione: Arosio, Carimate, Vertemate con Minoprio, Cucciago, Novedrate, Senna Comasco e Brenna.
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