Paratie, trovato l'accordo
A Como lavori a ottobre

La Provincia strappa garanzie a Regione e Comune e ritira la bocciatura. Ieri i consiglieri sul cantiere del lungolago

COMO - «Si condivide la necessità di predisporre il progetto complessivo della passeggiata anche alla luce delle risultanze del concorso di idee e dei pareri già espressi secondo seguente programma. Primo: la Regione riscontrerà l'istanza comunale riguardante l'esito e lo sviluppo del concorso di idee; secondo: il Comune provvederà ad attivare il procedimento preordinato alla redazione del progetto di assetto paesaggistico ed architettonico complessivo prevedendo il coinvolgimento degli enti competenti». E ancora: «Si dà atto che ulteriori varianti aventi contenuto paesaggistico ed architettonico saranno presentate per l'approvazione solo a seguito della conclusione ed approvazione del progetto complessivo di assetto paesaggistico e architettonico di cui al punto precedente».
Sono questi i due termini dell'accordo siglato ieri pomeriggio al Pirellone tra Comune, Regione e Provincia e che, di fatto, vanno a sbloccare il cantiere del lungolago.
Il vertice è stato convocato dopo che Villa Saporiti lo scorso 4 agosto aveva espresso con l'architetto Giuseppe Cosenza parere negativo sulla nuova variante progettuale non avendo ottenuto alcuna garanzia sull'assetto definitivo della passeggiata. Il «no» di fatto aveva bloccato tutto e per il via libera al progetto modificato sarebbe stato necessario un decreto del presidente della Regione Roberto Formigoni che, a questo punto, è superato dall'accordo tecnico. La Provincia, avendo ottenuto le garanzie che aveva chiesto già un mese fa, ha dato l'ok alla variante.
A questo punto il Comune convocherà una nuova conferenza di servizi entro la metà di settembre e, in quell'incontro, ci sarà l'approvazione definitiva. Le procedure burocratiche prevedono poi la stesura della relativa determina dirigenziale e la trasmissione del progetto all'azienda Sacaim che dovrà valutarlo. Non è affatto scontato che la ditta veneziana approvi le modifiche e, in questo caso, sarà il Comune a dover imporre l'esecuzione dei lavori con quello che, in termine tecnico, si chiama ordine di servizio. Scontata la presentazione di altre contestazioni economiche.

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 2 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Paratie: il sopralluogo