Beffa del pedaggio sull'Autolaghi
Il caso a Roma e al Pirellone

Molteni: «Vergogna, al sud non pagano». Rinaldin: «Agevolazioni per i pendolari». La beffa del pedaggio a fronte di un'autostrada a rallentatore parte da Como e arriva a Roma

COMO-  La beffa del pedaggio a fronte di un'autostrada a rallentatore arriva sia a Roma sia al Pirellone con due distinte azioni per cercare di ottenere una boccata d'ossigeno per le tasche dei comaschi. I pendolari in primis stanno alzano la voce denunciando il salasso economico da 1.90 euro per arrivare alla prima barriera di Milano e, contemporaneamente, la mancanza di sicurezza e i limiti di velocità (in alcuni tratti a 80 km orari, in altri addirittura a 60 km) imposti dal cantiere per la terza corsia che si concluderà nel 2013.
«Si tratta di una rivendicazione corretta - dice il deputato del Carroccio Nicola Molteni che mi sento di appoggiare, anche perché rischia di apparire una beffa doppia visto che le autostrade e i tratti a scorrimento veloce al nord sono tutti pedaggiati, mentre vediamo che in altre parti del Paese i pedaggi non vengono pagati. Nel 2010 è stato votato il decreto che prevede il pedaggiamento di tratti come il raccordo anulare, la Firenze-Siena, la Roma-Fiumicino e la Salerno-Reggio Calabria: manca solo la firma di Tremonti per renderlo esecutivo e questo porterà un introito di 350 milioni di euro.  Ripeto, qualcuno spieghi perché a Como e Milano si deve pagare e altro no. Questo è vergognoso». E ancora: «Il Pd ha sostenuto in commissione la non necessità dei pedaggi in diverse zone, Roma inclusa. Presenterà un'interrogazione parlamentare per capire cosa si può fare. Potremmo accettare di pagare perché si sta migliorando il servizio, ma non lo si può fare se altrove non pagano nulla».
La collega del Pd Chiara Braga sostiene che la loro richiesta di stop a pedaggi dove non ci sono riguarda «tratte che non hanno garanzie di sicurezza e non si capisce perché si debbano introdurre i pedaggi». Poi attacca: «Chiedo a chi sta oggi al Governo il perché il pedaggio di Como-Milano sia così alto. In ogni caso chiederò al ministro delle Infrastrutture se ci sono margini di intervento».
Al Pirellone si muove il consigliere regionale del Pdl Gianluca Rinaldin che invita anche a «guardare il bicchiere mezzo pieno» visto che «la terza corsia una volta ultimata garantirà un miglioramento radicale del collegamento tra Milano e Como».

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