Ovazione per Crialese
"Terraferma" la star

Il film sulle storie d'emigrazione con Donatella Finocchiaro affascina il pubblico della Mostra di Venezia, domani tocca al film su Vasco, che però resterà in clinica

VENEZIA - (n. fal.) Sarà solo un giovanissimo isolano ad avere un complesso d'Edipo grande come la Sicilia o l'Italia intera?
La domanda è lecita in un film pieno di simboli e di temi come “Terraferma” di Emanuele Crialese (oltre otto minuti di applausi dal pubblico, ndr). La pellicola, presentata ieri in concorso alla Mostra di Venezia e da mercoledì nelle sale, è stata accolta con meno calore di “Nuovomondo”, Leone speciale nel 2006.
Molto attesa, annunciata come una storia di incontro tra gli abitanti di un'isola del Mediterraneo (il set è stato a Linosa) e gli immigrati africani che sbarcano, non ha convinto.
Alcuni temi derivano da “Respiro” - come la madre Giulietta (Donatella Finocchiaro) che vuole andarsene sulla terra ferma per cercare nuove possibilità, come là Valeria Golino o il ragazzo che vaga in motorino - altri (l'emigrazione) fanno ricordare il film precedente anche se in modo diverso. L'impostazione è quella di una fiaba, che tocca tanti argomenti lasciandoli un po' in sospeso. Il protagonista è Filippo (Filippo Pucillo, già in “Respiro”), che, dopo la morte in mare del padre, vive con madre e nonno. (Sul quotidiano La Provincia il servizio da Venezia, ndr)

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Eco di Bergamo Star a Venezia