Cernobbio, morta la Mula
Capobranco dei cavalli del Bisbino

L'animale, molto anziano, è stato ritrovato su un dosso in prossimità dell'Alpe di Carate con un ciuffo d'erba in bocca

CERNOBBIO - La storia della Mula, capo-branco simbolo dei cavalli del Bisbino, trovata  morta su un dosso in prossimità dell'Alpe di Carate con un ciuffo di erba in bocca, è davvero commovente, appartiene a quelle vicende del mondo degli animali che si avvicinano molto a quelle degli uomini. Andare a morire nel luogo dove si sono trascorsi gli anni più belli della vita.
Sulle cause del tutto naturali della morte dell'animale non ci sono dubbi. La Mula aveva circa 20 anni, anziana ma ancora in buone condizioni tanto che gli accertamenti fatti sul posto da persone competenti attribuirebbero il decesso a un arresto cardiaco.
Ma più che le cause contano i luoghi e il racconto dell'architetto ticinese Luigia Carloni, che fin dall'inizio si è presa a cuore le sorti dei branchi della Mula e della Bionda, mette in luce quanto l'animale fosse attaccato ai luoghi d'origine, i pascoli del Böcc, appena sotto il Bisbino dove Roberto Della Torre possedeva stalle e alpeggio, una tra le più ragguardevoli presenze rurali del crinale italo-svizzero.
«Una decina di giorni or sono - racconta l'architetto Carloni - la Mula accompagnata da due cavalle adulte, Agnese e Virgola, dal puledro di Agnese di nome Perry e della puledrina di pochi mesi di nome Luna, figlia della stessa Agnese, si sono staccati dal branco di 25 esemplari, che pascolava sui pendii del Generoso e si sono diretti spontaneamente verso il Bisbino. Il difficile cammino ha seguito mulattiere e sentieri passando per boschi e radure, l'arrivo all'Alpe di Carate, località prossima al Bisbino, è stato segnalato dal contadino del luogo. Sembra una storia d'altri tempi, eppure la Mula un tempo forte, baldanzosa, in grado di svolgere un ruolo guida per gli stessi stalloni, avvertendo la fine è andata alla ricerca dei luoghi d'origine. Purtroppo la morte è accompagnata da un'altra brutta notizia in quanto i nostri volontari che hanno riaccompagnato gli animali sui pascoli alti del Generoso, tra Squadrina e Pesciò fino al Barco dei Montoni, non hanno più trovato la puledrina Luna e vani sono stati i tentativi di ricerca. Continueremo a verificare, ma nel frattempo lanciamo un appello a escursionisti e cercatori di funghi affinché abbiano a segnalare eventuali avvistamenti».

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Eco di Bergamo I cavalli del Bisbino