Furbetti dei box a Como
Altro dirigente beccato

C'è un altro ex dirigente di Palazzo Cernezzi che, in pensione da quasi nove anni (precisamente dal febbraio del 2003), ha un garage in via Tommaso Grossi, civico 2. Versa più o meno 29 euro al mese

COMO C'è un altro ex dirigente di Palazzo Cernezzi che, in pensione da quasi nove anni (precisamente dal febbraio del 2003), ha un garage in via Tommaso Grossi, civico 2. Per il box Antonio Auciello, ex dirigente a Istruzione e Patrimonio, versa 348,84 euro l'anno d'affitto (qualcosa come 29 euro al mese). Meno della metà, per fare un esempio, di quanto paga l'ex presidente dell'Amministrazione provinciale Armando Selva per un posto auto (sempre di proprietà del Comune) nel cortile successivo, quello dove le risse sono all'ordine del giorno.
Il nome di Auciello si va ad aggiungere a quello dell'attuale dirigente del settore PatrimonioMarina Ceresa che ha un garage in via Torno (originariamente era un magazzino che ha ottenuto in affitto quando lavorava all'ufficio legale) a 541 euro l'anno e pure a quello dell'ex segretario generale Domenico De Cesare che per un posto auto coperto in via Italia Libera paga 404 euro l'anno.
C'è un fil rouge che lega i tre nomi: due sono stati dirigenti del Patrimonio (il settore che si occupa di assegnare le proprietà comunali, box inclusi, fissare e riscuotere i relativi canoni) e una lo è attualmente.
La notizia dei garage assegnati senza regolamenti e con una giungla di canoni di locazione (oltre ai casi citati si arriva a 1500 euro per un box in via Spartaco o a 800 euro in via Baserga, ma anche a 900 euro per un posto auto in piazza Duca d'Aosta) è letteralmente esplosa a Palazzo Cernezzi. Con i consiglieri comunali di tutti gli schieramenti che sono saltati sulle sedie e chiedono chiarimenti immediati ed esaustivi.
La vicenda non piace nemmeno al direttore generale Nunzio Fabiano che ha ora tutta la vicenda sulla sua scrivania.
«Ho chiesto una relazione immediata - ha dichiarato ieri mattina - con approfondimenti sul caso del box assegnato alla dirigente del settore Patrimonio, sul posto auto all'ex segretario generale e su altri nominativi. Sono rimasto colpito da quanto ho letto e questa vicenda va approfondita».
Non solo. Fabiano è entrato anche nel merito dell'assenza di regole per l'assegnazione dei garage. «Ci vuole un regolamento - ha detto senza giri di parole - e mi sorprende che non ci sia». Proprio sull'assenza di un regolamento avevano puntato buona parte dei consiglieri comunali, che affronteranno la questione nella prossima commissione Patrimonio, convocata proprio sul mistero dei posti auto comunali.
L'assessore competente, Enrico Cenetiempo poche ore prima aveva dichiarato proprio sull'assenza di bandi: «Sono tutte cose fatte 15 anni fa. Oggi direi di fare un bando dove a vincere sarà chi offrirà di più, il regolamento non serve». A Palazzo Cernezzi il clima è incandescente.

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