Contratto scaduto da un anno
Ma il box non lo lasciano

Non solo ci sono box a prezzi stracciati, ma qualcuno neanche paga. E tiene il garage anche se il contratto è scaduto

COMO I canoni sono una giungla, manca un regolamento per l'assegnazione e nell'elenco degli affittuari (spesso a prezzi stracciati) figurano tre dirigenti e un funzionario che lavorano o hanno lavorato al settore Patrimonio di Palazzo Cernezzi. Per di più, emerge che non tutti pagano e qualcuno non molla sebbene il contratto sia scaduto da tempo.
Insomma, sulla vicenda di box e posti auto del Comune, esplosa nei giorni scorsi, le sorprese non sono finite. Gli interrogativi si moltiplicano, anche perché l'amministrazione non ha fornito i documenti in grado di dare risposte (in primis le determine dirigenziali) su chi abbia assegnato gli spazi, quando e in base a quali criteri. Ma restano molti dubbi anche sull'entità dei canoni e sulla durata dei contratti.
Intanto, si scopre che - tra i 211 cittadini che hanno ottenuto un box o un posto auto dal Comune (o più di uno, visto che in totale sono 223) - non mancano i morosi. Nel 2010, Palazzo Cernezzi non è riuscito a riscuotere il 15,8% dei canoni stabiliti, per un totale che supera i 17mila euro (avrebbe dovuto incassare circa 110mila euro). Inoltre, alcuni contratti sono scaduti ma gli spazi non sono stati lasciati liberi. Uno di questi casi questi casi riguarda proprio un ex dirigente del settore Patrimonio, Antonio Auciello. Avrebbe ottenuto nel 2002 (il condizionale sulle date è d'obbligo visto che i documenti ufficiali sono ancora top secret) il posto al civico 2 di via Grossi (in cambio di un mini canone annuo di 348,84 euro) e il contratto risulterebbe quindi scaduto da oltre 12 mesi. E pare che al diretto interessato sia già stato chiesto di lasciare libero il posto, inutilmente.
Gli altri box finiti nel mirino - lo ricordiamo - sono quelli affittati all'ex dirigente del Patrimonio ed ex segretario generale Domenico De Cesare (versa 404,95 euro l'anno per un posto auto coperto in via Italia Libera 4) e all'attuale responsabile del Patrimonio Marina Ceresa (ha ottenuto circa 6 anni fa, quando lavorava all'ufficio legale, un magazzino - poi trasformato in garage - in via Torno 60, a fronte di un canone annuo di 541,17 euro). Senza dimenticare il posto in piazza Mazzini finito alla figlia dell'ex funzionario del Patrimonio Domenico Migliaccio (oggi lavora al settore Tributi). 

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