L'eterno privilegio del dirigente
Da 20 anni ha il box garantito

Scandalo garage, la storia del posto auto a due passi dal centro garantito all'ex dirigente. E l'aumento del canone resta lettera morta

COMO Via Italia Libera, civico 4. Il Comune possiede cinque posti auto in un'autorimessa coperta. Uno di questi risulta in affitto all'ex segretario generale ed ex dirigente del settore Patrimonio Domenico De Cesare che versa attualmente a Palazzo Cernezzi un canone annuo di 404,95 euro. In pratica 34 euro al mese per parcheggiare con certezza a due passi dalla città murata.
Il suo caso è uno di quelli finiti sul tavolo del direttore generale Nunzio Fabiano, della giunta e ora anche sulla scrivania del pubblico ministero. Sull'assegnazione del posto auto ci sono una serie di domande a cui a Palazzo Cernezzi stanno cercando - da giorni - di trovare delle risposte. Per buona parte della giornata i funzionari comunali - mentre i finanzieri fotocopiavano fascicoli - hanno scartabellato per cercare date, numeri e soprattutto carte della vicenda.
L'ultima ricostruzione - emersa dopo una serie di riunioni - fa risalire il primo versamento di un canone di locazione da parte di De Cesare al 1993. In precedenza l'ex segretario generale aveva beneficiato di quello stesso posto auto a titolo gratuito e per fini di servizio, così come consentiva la normativa.
Nel 1993 il primo canone fissato in 600mila lire. L'anno successivo l'allora dirigente al Patrimonio - da quanto trapela dagli uffici di Palazzo Cernezzi - avrebbe proposto di portare il canone, in base a una perizia, a un milione e 200mila vecchie lire, ma la modifica non sarebbe mai diventata esecutiva. Nel 1998 (il 31 dicembre) il Comune sottoscrive con l'inquilino la «denuncia di contratto verbale di locazione», che viene registrata il 12 gennaio 1999 e che fa risalire l'affitto a partire dal 31 dicembre 1997. Il canone è di 690mila lire. Dal 1998 in poi non è emerso alcun documento e non sono mai state redatti né provvedimenti di assegnazione né contratti scritti.
Impossibile stabilire la durata della locazione, visto che sulla denuncia del 1998 si legge soltanto la dicitura «per tutto il periodo». Non è chiaro cosa significhi, anche se in un'interpretazione estensiva potrebbe essere considerato senza scadenza, fermo restando ovviamente la possibilità di disdetta da parte dell'amministrazione che non è mai avvenuta.
«Ci sono accertamenti ancora in corso - ha spiegato nella serata di ieri il direttore generale del Comune Nunzio Fabiano al termine dell'ennesima riunione - e gli uffici stanno completando la ricerca dei documenti che provvederemo a trasmettere alla Guardia di finanza».
Al di là di eventuali risvolti penali di tutta la gestione dell'assegnazione di garage e posti auto (in totale sono 210 le proprietà comunali), scatterà in ogni caso il giro di vite da un punto di vista organizzativo. La giunta, con in testa il sindaco Stefano Bruni, ha deciso infatti che per i garage il Comune introdurrà dei criteri di assegnazione, a differenza di quanto fatto finora. Il primo sarà quello della pertinenza che, tradotto, significa che gli inquilini di case comunali che vorranno un posto auto avranno una sorta di "prelazione". In secondo luogo per i posti auto o i garage rimasti liberi o non pertinenziati verrà pubblicato un avviso pubblico aperto a tutti i cittadini con graduatoria stabilita anche in base alla via di residenza e alla vicinanza. Si procederà immediatamente anche alla verifica dei canoni d'affitto e, se risulteranno troppo bassi, verranno rivisti completamente.
Gisella Roncoroni

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