Finanza di nuovo in Comune
Sotto inchiesta 5 anni di appalti

Clamoroso blitz delle fiamme gialle. Acquisiti documenti sui lavori pubblici dal 2006

COMO Torna in Comune la guardia di finanza, questa volta per una attività di indagine delegata dal sostituto procuratore Giuseppe Rose.

Le fiamme gialle del nucleo di polizia tributaria (di fatto gli stessi investigatori che indagano anche sullo "scandalo" dei box, di cui diamo conto pure nell'edizione odierna, nella pagina a fianco) si sono presentate in segreteria generale e negli uffici tecnici, per chiedere copia della documentazione relativa a tutti i certificati di esecuzione lavori rilasciati dal settore Reti, impianti tecnologici e protezione civile, a partire dal 1 gennaio 2006 e fino a tutto il 2010.

Sull'origine della richiesta, oggettivamente insolita e caduta sul Comune come il classico fulmine a cielo sereno, non filtra praticamente nulla, se non che l'intera operazione potrebbe derivare da un controllo amministrativo effettuato su una o più aziende esterne all'ente pubblico.
Lo si deduce anche dal tipo di documenti acquisiti. In particolare:oltre alle copie di tutte le richieste di verifica di conformità avanzate dalle cosiddette "Soa" (cioè società che attestano la sussistenza dei requisiti tecnici e finanziari delle aziende che vogliono acquisire un incarico), i finanzieri hanno portato via copia delle risposte di volta in volta stilate dal Comune, con annessi certificati di esecuzione lavori a cui si riferiscono le istanze di verifica, e i contratti dei relativi appalti.

Nel tardo pomeriggio, al termine di una giornata piuttosto convulsa, Palazzo Cernezzi ha diramato una nota per confermare la tipologia di documentazione acquisita e per chiarire che «tutto è stato messo a disposizione della Guardia di finanza». Commento d'ordinanza del sindaco Stefano Bruni: «Come sempre ho piena, totale, fiducia nel lavoro della magistratura».

I contorni della vicenda si chiariranno meglio oggi. Non è chiaro, per esempio, quale sia il tipo di appalto nel mirino (il settore Reti ha competenza praticamente su tutto, dagli asfalti alla spalatura della neve fino all'illuminazione cittadina) né quale sia l'ipotesi di reato su cui si sta procedendo, anche se il fatto di avere chiesto documentazione a partire dal 2006 consente di limitare il campo a tipologie di violazioni che vanno prescritte in cinque anni, per esempio il classico abuso d'ufficio o la corruzione.


A differenza dell'indagine sui box e sul patrimonio, per la quale erano servite più visite, questa volta la guardia di finanza ha recuperato tutto nell'arco di una mattinata. Altre visite non sono previste.
Stefano Ferrari

© RIPRODUZIONE RISERVATA