Paratie, ecco a chi dire grazie
«Il cantiere su un binario morto»

I periti della procura indicano nomi e cognomi dei funzionari che, a loro giudizio, sono responsabili di «scarso interesse e controllo» nel corso dell'iter per l'approvazione del progetto paratie

COMO Non ci sono soltanto i nomi di Antonio Viola e Antonio Ferro, gli unici due indagati nel fascicolo che il pm Simone Pizzotti ha aperto sullo scandalo del muro a lago, tra quelli indicati dai consulenti della magistratura comasca come «i responsabili dei fatti per cui si procede». Ovvero il caos paratie.

Gli esperti nominati dagli inquirenti lo mettono nero su bianco, nelle conclusioni del loro lavoro: «Non pochi, probabilmente, si astennero da più attente e approfondite indagini - si legge nella consulenza - paventando il rischio di essere additati come responsabili di aver fermato un treno in corsa che, per inerzia e/o per amor di quieto vivere e/o per disinteresse e/o per tornaconto politico, non andava nel modo più assoluto neppure rallentato, ma che nel concreto, valutando gli eventi con il senno di poi, ha finito invece per imboccare un binario morto, comportando inevitabilmente non trascurabili ritardi e non indifferenti aggravi di spesa».

Nell'elenco dei nomi funzionari del ministero, della Regione, della Provincia e pure della Soprintendenza.

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