Capiago, amici increduli
per la tragedia di Matias

Non sono ancora stati fissati i funerali del giovane morto dopo la caduta dal tetto di un capannone, alla fine di un rave party a Peschiera Borromeo: il rito sarà celebrato nel fine settimana nella chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo e Anastasio.

CAPIAGO INTIMIANO L'ultimo saluto nella chiesa dei santi Vincenzo e Anastasio, a Capiago, è ancora da fissare. Saranno probabilmente celebrati nel fine settimana, tra venerdì e sabato, i funerali di Matias Sperotti, il 23enne precipitato domenica mattina dal tetto di un capannone abbandonato a Peschiera Borromeo, nel Milanese, mentre era in corso un rave party. Non è stata infatti eseguita l'autopsia, in quanto non è stato rilevato alcun reato: si è trattato di un tragico incidente.

Sono ore di tragedia, per Capiago Intimiano. I ragazzi, anche quelli che conoscevano Matias soltanto di vista, sono ammutoliti. «È morto», le uniche due parole pronunciate da un amico stamattina ai tavoli del bar. Testa bassa, sguardo spezzato dalle lacrime, il conforto di un altro ragazzo. Un terzo amico faticava a rendersi conto di quanto accaduto. «Lo conoscevo anche io, non bene come gli altri - le uniche parole veloci che è riuscito a pronunciare - ma ci sono uscito in compagnia qualche volta, e mi dispiace tantissimo». La famiglia, papà Giovanni, origini venete, mamma Gabriela, nome e cognomi argentini, e la sorella, si sono chiusi nello strazio, nella casa di via Selmur.

Nel frattempo i carabinieri stanno continuando le indagini per cercare di risalire agli organizzatori della festa clandestina.

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