Cantù, biennale del merletto
La mostra diventa più grande

Domenica l'inaugurazione della manifestazione che quest'anno si dividerà su tre sedi, con centinaia di pezzi preziosi in esposizione. Spazio anche alle scuole di pizzo, passate dalle 20 della passata edizione alle 30 attuali

CANTÙ Domenica è il giorno della Biennale del merletto, uno degli eventi più importanti organizzati nel Comune di Cantù.

Si tratta dell'occasione per far conoscere anche al di fuori della città, e al di fuori dall'Italia, quella che con il mobile resta la più pregiata eccellenza cittadina, tra arte e artigianato. Come dice chi ne mastica, il "brand Cantù".
La Biennale del merletto andrà in scena fino al 6 novembre e taglia il traguardo della decima edizione, come sempre con il Comitato per la promozione del merletto in cabina di regia.

Centinaia di pezzi, in molti casi unici, in arrivo da collezionisti, dai canturini stessi - che hanno risposto persino troppo numerosi all'appello lanciato dal comitato a prestare i "gioielli di famiglia" opera di mamme e nonne per l'esposizione - e dalle scuole di merletto del territorio, quest'anno una trentina. Ovvero dieci in più rispetto all'anno passato e con molte facce giovani. Perché il pizzo è storia ma vuole essere anche futuro. L'inaugurazione è fissata per domenica alle 11 in Villa Calvi, ma l'ex municipio sarà solo una delle tre sedi che ospiteranno le preziose trine.

Gli orari e il programma degli eventi saranno pubblicati sull'edizione di sabato 15 ottobre del quotidiano La Provincia.

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