Altro processo fiscale in fumo
Si salva il contabile di Villa Erba

Corbella in aula a maggio a Como, ma il fascicolo rischia di essere prescritto

COMO - Si torna a parlare di reati fiscali e di prescrizione, binomio spesso inscindibile nonostante gli sforzi di chi si batte contro l'evasione. Questa volta il rischio di una ennesima tombale estinzione, riguarda una indagine avviata un paio d'anni fa sul conto del commercialista Luigi Corbella, comasco con residenza in Ticino, professionista in quota Pdl (e, prima ancora, An), presidente del collegio sindacale di Villa Erba spa, della Como Servizi Urbani e della Canturina servizi.
Accusato di frode fiscale, Corbella comparirà il 25 maggio prossimo davanti al giudice a seguito di un decreto di citazione diretta, in base a una formula che consente la celebrazione del processo senza il passaggio dal filtro dell'udienza preliminare.
È una procedura applicabile soltanto per talune fattispecie di reato, e il problema è che la frode fiscale non sarebbe tra queste. Lo scorso febbraio, il giudiceIlaria Guariello aveva accolto, sul punto, una eccezione sollevata dagli avvocati di ben 35 imprenditori finiti alla sbarra per frode (indagine, anche allora, del pm  Daniela Meliota), e ritenendo che dovesse prima transitare dal gup, aveva rispedito il fascicolo in procura. Quella sua lettura coincise, nei fatti, con il naufragio dell'intero procedimento, che oggi veleggia sereno verso una sicura prescrizione.
Per Corbella la situazione è analoga: sul suo fascicolo pesa lo spettro dell'eliminazione di accuse il cui vaglio avrebbe invece consentito - a prescindere dall'esito del processo e del coinvolgimento dell'imputato, innocente fino a prova contraria - di sollevare il coperchio, una volta di più, sulla prassi diffusissima e letale delle false fatturazioni. A Corbella la gdf contestava il pagamento, sia in veste di rappresentante legale della Crispi srl sia per proprio conto, di un totale di circa 60mila euro per operazioni che si ritenevano inesistenti e dall'oggetto comunque molto vago (si va dal «compenso per riordino e archiviazione» al «compenso collaborazione per organizzazione trasloco ufficio»), il tutto a beneficio di una cooperativa che, nei suoi intendimenti, avrebbe dovuto «aumentare il suo volume di affari».

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