Insalata di fiori e erbacce
Corso per cambiare menù

Frittata di strigoli, cheese cake con le viole vere, muffin con marmellata di rosa canina e cubi di mandorle con glassa e petali essicati di calendula e fiordaliso. Al Cip Garden di Como ti insegnano come mangiare con erbe e fiori

COMO Frittata di strigoli, cheese cake con le viole vere, muffin con marmellata di rosa canina e cubi di mandorle con glassa e petali essicati di calendula e fiordaliso.
Un vero e proprio menù a base di fiori e erbe commestibili, quello che verrà presentato domenica prossima, alle ore 16.30, al Cip Garden di via Varesina, in occasione di “Insalate di fiori ed erbacce gustose”. A spiegare, in una lezione gratuita, cosa e come è possibile mettere in tavola, ma anche aspetti botanici, ecologici, culturali, oltre ad alcune curiosità e aspetti della tradizione, due esperte e amiche comasche: Lucia Papponi naturalista, lavora alla Fondazione Minoprio, e Cecilia Angeletti che ha curato il verde di Villa Carlotta. Il tutto con la collaborazione con Francesca Menicatti, chef della natura. «Ancora oggi prati e boschi offrono molto a chi sa gustare i sapori della natura più semplice - spiega Lucia Papponi - volendo, si può sempre o per gran pate delle stagioni, raccogliere erbe e frutti spontanei da utilizzare in cucina, aggiungendo nuovi sapori alla varietà degli alimenti quotidiani. Con la raccolta di erbe e frutti spontanei si può soddisfare il desiderio di sperimentare altri sapori, un piacere sconosciuto a chi mangia solamente per sopravvivere».
Se la primavera è senza dubbio il periodo migliore per la varietà di prodotti, anche l'autunno può contare su fiori e erbe da utilizzare in cucina: Prunos spinosa (prugnolo selvatico), bacche di rosa canina, cachi selvatici, fiori di borragine, foglie di tarassaco e crisantemi. In particolare i petali dei fiori, meno sporiti di altri prodotti, vegono utilizzati per decorare insalate o altri tipi di manicaretti. Ma dove si trovano questi ingredienti? «Erbe spontanee si incontrano nei prati, sui muri a secco, nelle siepi, talvolta sono specie indesiderate negli orti e nei coltivi, come la Portulaca oleracea e la Stellaria media (centocchio)».

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola martedì 2 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA