Mariano, lavori per il canile
Il Comune pesca il jolly

L'amministrazione comunale era stata costretta a rinviare l'apertura del cantiera per questioni di bilancio, ora potrebbe ricevere fondi dalla Regione per non aver avviato l'intervento.

MARIANO - Quando si dice "non tutti i mali vengono per nuocere". Quello che poteva sembrare un problema, in realtà oggi potrebbe trasformarmi in un'opportunità pari a 50 mila euro di contributo a fondo perso da ottenere dalla Regione Lombardia per cofinanziare il progetto di sistemazione del canile intercomunale di via del Radizzone.

L' opera progettata e già appaltata all'impresa Selva Mercurio di Como, era rimasta ferma al palo quest'anno per una questione di impossibilità a pagare il fornitore. E non perché il Comune non abbia i soldi per farlo, ma perché la finanziaria dice che per rispettare il patto di stabilità, gli enti locali possono spendere per quanto incassano durante i 12 mesi di competenza e per quanto riguarda il 2011, sono state fatte altre scelte in termini di opere pubbliche.

La decisione della giunta comunale di considerare prioritari altri pagamenti e quindi lo slittamento dell'avvio del cantiere, ha coinciso con la possibilità di approfittare in corsa dell'uscita del bando regionale per il "cofinanziamento di progetti finalizzati alla lotta al randagismo tramite il risanamento o la realizzazione di rifugi pubblici per gli animali d'affezione" purché gli stessi lavori non fossero già stati avviati.

Proprio quello che è successo con l'intervento che si vorrebbe realizzare al canile e che comporta un investimento da 110 mila euro, per la realizzazione corpo gabbie di isolamento e il rifacimento della copertura dell'edificio dei volontari.

Mariano in questa operazione figura come ente capofila rispetto agli altri enti locali che condividono la gestione della struttura affidata per i prossimi tre anni all'associazione "Amici del Randagio" che sono i municipi di Arosio, Cucciago, Cabiate, Brenna, Cantù, Capiago Intimiano, Carimate, Carugo, Cermenate, Figino Serenza, Inverigo, Novedrate e Lurago d'Erba: per sapere se e in che misura verrà concesso il contributo (chiesto per il massimo importo), si dovranno aspettare almeno tre mesi prima di avere una risposta dal Pirellone di Milano

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