Como, le primarie del Pd
Un testa a testa per quattro

Si annuncia apertissima la scelta del candidato del centrosinistra nella corsa a sindaco di Como: consultazione il 27 novembre. Possono votare anche stranieri e sedicenni

COMO - Una partita apertissima. Oltre 2.000 giovanissimi di età compresa tra i 16 e i 18 anni e 9.334 stranieri regolarmente residenti a Como: sono loro il piccolo esercito di potenziali elettori che potrebbero divenire decisivi nella scelta del candidato sindaco di centrosinistra alle primarie che si terranno domenica 27 novembre e alle quali possono votare circa 70mila comaschi.

Sì, perché il regolamento elaborato dalla colorita coalizione che ambisce a governare la città attualmente amministrata dal centrodestra, ha deciso di concedere anche ai ragazzi nati nel 1995 e agli stranieri il diritto di voto: e sarà un voto vero, vincolante per tutti e quattro i candidati che ambiscono alla nomination per sfidare la prossima primavera l'avversario di centrodestra nella corsa a sindaco di Como.

I quattro (il consigliere comunale del Pd Marcello Iantorno, il capogruppo del Pd in Comune Mario Lucini, il consigliere comunale di Paco Bruno Magatti e l'ex direttore generale delle Camere di Commercio lombarde Gisella Introzzi) sono stati presentati alla stampa nei giorni scorsi enella sede della Circoscrizione di Lora, di fronte ad una platea di un centinaio di persone, hanno dato vita al primo confronto programmatico.

Da segnalare una curiosa iniziativa: il confronto a turno alla libreria Feltrinelli di via Cesare Cantù dei quattro candidati con un'opera letteraria. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno alle ore 19 e saranno moderati dal giornalista Alessio Brunialti: mercoledì 9 "Se questo è un uomo" di Primo Levi con Iantorno; giovedì 10 "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern con Lucini; mercoledì 16 "Quadrare il cerchio ieri e oggi" di Ralf Dahrendorf con Magatti; giovedì 17 "La felicità della democrazia" di Ezio Mauro e Gustavo Zagrebelsky con la Introzzi.

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