Frana, Brienno abbatte
i muri a rischio crollo

Il sindaco Patrizia Nava guarda con apreoccupazione l'immagine del paese distrutto, rimasta tale e quale perfino con i mobili e le suppellettili rimaste in bilico

BRIENNO L'occhio del sindaco Patrizia Nava da una parte è rivolto a monitorare la Valle Canova che oltre la spessa coltre di nubi che grava sul lago presenta  molte incognite con una situazione che non è mutata di molto rispetto al tragico 7 luglio.
Dall'altra guarda con altrettanta preoccupazione all'immagine del paese distrutto, rimasta tale e quale perfino con i mobili e le suppellettili rimaste in bilico appartenenti alla signora Francesca Canzan, l'anziana residente che ha perso tutto e ha salvato soltanto la sua gattina.
Un passo in avanti è stato compiuto nel senso che sarà un'impresa comasca, la Scavi Tre VI di Faloppio, a occuparsi della demolizione della parte pericolante dell'edificio di proprietà di tre privati.
Il sindaco Patrizia Nava conferma che il costo, non ancora del tutto quantificato, per assenza di contributi pubblici a causa del mancato riconoscimento da parte della Regione dello stato di calamità naturale, sarà coperto dal comitato di soccorso per Brienno.
La partecipazione del comitato non riguarda però la messa in sicurezza della quota di immobili non crollata, un'operazione che per forza di cose, non certo per cattiva volontà del comune, dovrà essere sostenuta dai privati.
Patrizia Nava aggiunge che buone notizie stanno arrivando sia dalla Regione che dalla Provincia in merito alla partecipazione per la messa in sicurezza dei versanti della montagna tuttora soggetti a cedimenti e per la ricostruzione delle opere pubbliche distrutte o danneggiate, ponte romanico compreso.

Leggi l'approfondimento su "La Provincia" del 7 novembre

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