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Lunedì 07 Novembre 2011
Il lago sale ancora
Altra pioggia in arrivo
Prime schiarite soltanto da mercoledì. In un giorno livello del lago di Como cresciuto di trenta centimetri, ma per ora il rischio esondazione è scongiurato
COMO Il lago continua a salire, ma per ora il rischio esondazione è scongiurato. Ieri il livello registrava quota 60 centimetri sullo zero idrometrico, mentre sabato era a 36. Poco meno di trenta centimetri in 24 ore. Come detto, però, la situazione è sotto controllo, anche se continuerà a piovere.
Per oggi e domani infatti le previsioni meteo non lasciano spiragli di miglioramento: è prevista infatti pioggia fino a mercoledì, quando resteranno nuvole e le prime schiarite che proseguiranno per tutto il fine settimana, quando finalmente tornerà il sole.
Resta il fatto che in città sono 28 i punti a rischio dissesto idrogeologico, così come emerge dal rapporto commissionato dall'assessorato alla Protezione Civile della Provincia all'Università dell'Insubria. E che gli interventi di manutenzione non sono costanti.
Si va da Monte Olimpino a Civiglio, da Garzola a Lora a Villa Geno, dal Baradello a via Rienza. In alcuni casi frane e smottamenti si sono già verificati, in altri sono in una sorta di quiescenza. Andando con ordine ci sono sei zone «a franosità diffusa»: via Cardano, due in via Valeria, due a Civiglio e la Val Fresca. In tutti i casi i problemi derivano da precipitazioni intense, ma gli effetti sono decisamente differenti a seconda della presenza nella zona di infrastrutture, abitazioni, strade, scuole, o semplicemente boschi. Tra questi non manca il Cosia, messo sotto la lente dal capogruppo di Per Como Mario Molteni: «Il greto è in pessime condizioni - sottolinea - perché per tanti anni non si è fatto nulla. Qualcuno ha persino buttato nel torrente un carrello della spesa. Più in generale vengono trascurati tutti i corsi d'acqua del reticolo minore. E in città sono molti, dal Valduce al torrente della Valfresca fino alla roggia Valeria, che scende da Cardano. Per di più, trovo ovunque tombini completamente otturati. La manutenzione, in sintesi, è a dir poco carente».
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