Fenegrò, tanta gente
per il ritorno dei due Caduti

La pioggia non ha fermato l'affetto con cui il paese ha accolto il rientro in patria, dopo 66 anni, dell'alpino Antonio Colombo, morto a 20 anni in un lager, e il fante padre di famiglia Gaetano Saibene, morto di stenti.

FENEGRO' La pioggia non ha fermato l'affetto con cui il paese, bardato da centinaia di tricolori, ha accolto i due Caduti ritornati in patria dopo 66 anni.

Tanta partecipazione all'intensa cerimonia per ricordare il giovane alpino Antonio Colombo, morto a 20 anni in un lager, e il fante padre di famiglia Gaetano Saibene, morto di stenti.

Le urne, avvolte dal Tricolore, sono sfilate sul sagrato della parrocchiale accolte dalla banda e da un picchetto d'onore del gruppo Alpini di Fenegrò, dei paracadutisti, sezione di Lomazzo e da due carabinieri in grande uniforme. Il parroco don Virginio Gargani ha chiesto di pregare per quei fratelli ritornati a casa che il Signore ha accolto nella gioia della vita eterna.

Tra i presenti anche il figlio di Gaetano Saibene che, sedicenne quando il padre partì, dopo 66 anni ha potuto assistere al suo ritorno dalla Germania. I bambini della primaria, con tanto di fazzolettini tricolori, hanno gridato il loro odio verso la guerra e intonato l'universale Inno alla gioia.

 Non è mancata la preghiera dell'alpino e lo struggente Signore delle Cime, poi il corteo dalla parrocchiale ha raggiunto il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona d'alloro a ricordo di tutti Caduti. Infine le urne dei due soldati sono state deposte nella cappella del cimitero.

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Eco di Bergamo Fenegro, i Caduti