San Martino a Cadorago
fra porchetta e trattori

In paese questa ricorrenza, festa patronale, è molto sentita e quest'anno è stata ricordata con una sfilata di macchine agricole d'epoca dell'azienda Zanuto

CADORAGO Ogni mese ha la sua consolazione: novembre ha l'estate di San Martino, un ritorno di bel tempo, di tepori dopo i primi freddi, d'asciutto dopo le piogge copiose e di sereno.
Nei paesi d'oltre oceano soprattutto, e di matrice anglofona e francese, è l'estate indiana mentre in alcune lingue slave, tra cui il russo è chiamata estate delle nonne.

Di fatto a Cadorago questa ricorrenza, festa patronale, è molto sentita e quest'anno è stata ricordata con una sfilata di trattori e macchine agricole d'epoca dell'azienda Zanuto che hanno percorso le strade del Comune in ricordo delle origini agricole del paese e del particolare periodo agreste, momento di contratti agricoli, di assaggio del vino novello, di caldarroste e di granturco.

All'oratorio gran fermento per il "rito" della porchetta che ha visto iscritti ben duecento commensali e che compie i vent'anni. Bancarelle di prodotti regionali, giochi per i bimbi e tanta allegria per tutta la giornata. Ieri è stata inaugurata pure per l'occasione una mostra sugli ultimi 150 anni di vita del Comune, con riferimento ad avvenimenti sociali, politici, culturali e ricreativi.

Presente al taglio del nastro l'assessore provinciale Patrizio Tambini, il sindaco Franco Pagani, altre autorità e il consigliere comunale Ernesto Tenca, orgoglioso e soddisfatto, che tanto si è adoperato per questa manifestazione.

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