L'Iva in città fa volare l'inflazione
All'anno 244 euro in più per famiglia

Le associazioni di consumatori lanciano l'allarme inflazione e noi siamo andati a curiosare nei supermercati comaschi, mettendo a confronto i prezzi dei prodotti che trovate nella tabella sul giornale in edicola oggi.
Premessa: inutile correre nel supermercato dove l'olio, la pasta o la carne costano meno. Perché i prezzi sono oscillanti.

COMO Le associazioni di consumatori lanciano l'allarme inflazione e noi siamo andati a curiosare nei supermercati comaschi, mettendo a confronto i prezzi dei prodotti che trovate nella tabella sul giornale in edicola oggi.
Premessa: inutile correre nel supermercato dove l'olio, la pasta o la carne costano meno. Perché i prezzi sono oscillanti. Cambiando giorno, le cifre in alcuni casi erano già ritoccate. O perché l'offerta era finita o perché iniziava. Iprezzi sono stati rilevati su Coca cola a litro, olio Sasso e spaghetti Barilla. Tra grana padano, arance e carote è stato scelto il prodotto di prezzo più basso. La carne era carpaccio o fettine sottili.
Ora: le arance sono tutte da spremuta ma la qualità è diversa. La carne ha tagli di provenienza differente. E perfino all'interno dello stesso supermercato (Iper) si trova un tipo di baguette a un euro e l'altro a meno della metà. In più magari gli spaghetti non hanno lo sconto ma gli altri tipi di pasta Barilla sì (Bennet). La Coca cola la scorsa settimana era in offerta in più punti, come la Coop, la prossima magari sarà scontata in altri centri. Le carote sono l'unico prodotto che costa poco quasi sempre dappertutto. Il grana, secondo le massaie, costa sempre troppo (media 13 euro, in offerta dieci per la varietà meno cara).
Sta di fatto che, se non si ha intenzione di vivere con i depliant in borsa facendo la spesa a puntate nel posto dove costa di meno, è aumentato tutto. Lo dicono i consumatori dando la colpa all'aumento dell'Iva con il passaggio dal 20 al 21% su detersivi e prodotti per l'igiene, telefoni e tariffe telefoniche, acqua, caffè, te, servizi del parrucchiere, «Anche se molti grandi catene hanno annunciato che non avrebbero ritoccato l'Iva, è ovvio che lo faranno nei prossimi mesi - spiega Mauro Antonelli(nella foto), del Codacons - In ogni caso anche se l'inflazione si è fermata, restano gli aumenti precedenti che i cittadini devono pagare. La gente ha smesso di comperare e molti sono passati ai discount per spendere meno. Ma nonostante la domanda sia in calo, i prezzi non scendono come sarebbe logico attendersi».
I consumatori calcolano che a regime, quando l'aumento sarà applicato su tutti i beni (comprese scarpe e abbigliamento) l'Iva farà volare l'inflazione al 3,4.
«Il che significa che una famiglia di tre persone spenderà 290 euro in più all'anno - conclude Antonelli - Un nucleo di quattro 385 euro e la classica famiglia media di due persone e mezzo dell'Istat, 244 euro».

Leggi l'approfondimento sul caro spesa con la tabella con i prezzi raffrontati su La Provincia in edicola lunedì 14 novembre

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