Dimezzati i morti sulle strade
Pedoni e ciclisti i più a rischio

Nuova ricerca regionale: nel 2001 si registrarono 23 vittime

Ancora uno studio sull'infortunistca stradale, pochi giorni dopo la pubblicazione delle rilevazioni Istat - Aci.
Questa volta si tratta di un dossier messo a punto da Eupolis Lombardia, in collaborazione con la Regione, nell'occasione della prima giornata regionale della Sicurezza stradale (ieri).
La buona notizia, per quanto riguarda la Provincia di Como, è che nel decennio 2001 - 2010 è stato raggiunto l'obiettivo di dimezzare il numero dei morti sulle strade, obiettivo fissato a suo tempo dall'Unione europea.
A livello regionale, la diminuzione è stata del 47.3%, meglio del dato nazionale, fermo al 42.4%, il che significa che, nella speciale classifica stilata per regioni, la Lombardia è seconda, dietro soltanto alla Liguria. «Gli effetti sociali - spiegano quelli di Eupolis - sono veramente importanti. Se fossimo rimasti ai valori del 2001 avremmo avuto in più nel decennio: 74mila incidenti, 2.450 decessi e 126.500 feriti, con costi umani, sociali e sanitari imponenti». Ora:non tutte le province hanno fatto benissimo. L'obiettivo è stato pienamente raggiunto da cinque province: Brescia, Sondrio, Monza e, appunto, Como. Ci sono arrivate molto vicine Mantova, Lecco e Pavia, mentre devono recuperare terreno Bergamo, Milano, Varese e Cremona.
Idati comaschi: nel 2001 si registrarono, in provincia, 2.308 incidenti, scesi a 1.697 nel 2010; i feriti furono 3.294, contro i 2.370 dell'anno successivo; i morti passarono da 48 a 23, con una mortalità ridotta del 52.1%.
Oltre ai numeri, sono interessanti i punti deboli del nostro sistema di sicurezza stradale. Bisognerebbe migliorare la qualità delle strade urbane (e del resto il fatto che il maggior numero di incidenti si verificasse nei centri abitati era già emerso anche dallo studio Aci Istat) e prestare maggiore attenzione alla circolazione in orario serale e notturno. Chi rischia maggiormente sono i motociclisti e le cosiddette utenze deboli, in altre parole i pedoni e i ciclisti.

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Eco di Bergamo STATISTICA INCIDENTI 2010