Edilizia, una filiera che crolla
"Nel 2012 ancora chiusure"

Calo del 50% del fatturato per i rivenditori di materiali per costruzioni. Sul lago, a sorpresa, gli affari reggono

La flessione, nell'ultimo triennio, è stata incontenibile. «Una riduzione nei fatturati dell'ordine del 50%», conferma il presidente provinciale AssComEd, Matteo Valdé, che, nel giorno dell'assemblea dei 47 distributori edili iscritti all'associazione, individua nel 2012 «l'anno della selezione».
Questo pomeriggio, alle 18, i venditori di materiale edile si ritroveranno al Castello di Carimate. Un'occasione per fare il punto della situazione, consci della problematicità d'un settore che, ancorato a filo doppio, con l'edilizia, sta contraendosi come mai avvenuto nel passato.
«Fino al 2008 - dice - abbiamo assistito al ciclo espansivo più forte dal Dopoguerra. Quindici anni di continua crescita, che ha consentito alle aziende del settore di strutturarsi per volumi che, oggi, non sono più possibili. Ecco perché la crisi, che pur ci aspettavamo consapevoli che il trend positivo si sarebbe inevitabilmente invertito, è stata una flagellazione».
La frenata non è stata omogenea su tutta la provincia. A risentirne meno, inaspettatamente, «è il lago che, a dispetto di quel che si pensa, ha visto una crescita più contenuta e, di conseguenza, una contrazione meno forte». Ben peggiore il saldo per le aree tra Como e Milano, con Canturino e Marianese in forte sofferenza e scenari nient'affatto felici per i prossimi mesi.

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