Cadorago, scheletri e bare
In vista al cimitero di Bulgorello

Lo hanno scoperto alcuni escursionisti che nei giorni scorsi hanno percorso un sentiero nel bosco che passa a ridosso del cimitero di Bulgorello. Spinti dalla curiosità hanno gettato lo sguardo all'interno di due locali il cui accesso è potetto da una grossa grata, che però non nasconde allo sguardo

CADORAGO - Scheletri e vecchie bare in bella vista. Lo hanno scoperto alcuni escursionisti che nei giorni scorsi hanno percorso un sentiero nel bosco che passa a ridosso del cimitero di Bulgorello.

Spinti dalla curiosità hanno gettato lo sguardo all'interno di due locali il cui accesso è potetto da una grossa grata, che però non nasconde allo sguardo il contenuto.

Quello che hanno visto li ha impressionati, soprattutto per il disordine irrispettoso che caratterizzava il luogo. Inevitabile, poi, che il ritrovamento diventasse argomento di discussioni in paese e diventi notizia.
«Se una persona è sensibile ai resti dei suoi morti, paghi e li collochi in una cassetta» tagliano corto sulla questione dall'Ufficio ecologia e Cimiteri del Comune di Cadorago.

Di fatto, chi imbocca il sentiero numero tre del parco Lura con percorso "natura" e pista ciclopedonale vede sulla sua sinistra cespugli di rovi addossati al retro dei colombari dietro ai quali spuntano due porticine e alcune finestrelle schermate da rete a maglie grosse che lasciano intravvedere un ammasso di bare dissotterrate e scheletri umani, completi di teschi e femori.

«È tutto regolare», affermano all'ufficio competente, tutto secondo le norme e la legislazione vigente della Regione Lombardia. Un locale è il magazzino del cimitero e l'altro è l'ossario, dal quale con il tempo verranno prelevate le ossa per la cremazione».

Sarà pur regolare, ma oltre alle leggi esiste anche la pietà e il rispetto. Sono resti di esseri umani che probabilmente non hanno più nessuno. Una cassa o una tenda che ripari dagli animali notturni e dallo sguardo dei passanti quello che resterà di noi, sarebbe auspicabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA