Sciopero a Como, adesione alta
In 500 al presidio in centro

Due lavoratori comaschi su tre hanno incrociato le braccia nella giornata di sciopero contro la manovra economica del governo Monti. I sindacati ricevuti dal prefetto

COMO (a.gaf.) Un'adesione media «attorno al 70%». Così dicono i primi risultati diffusi dal segretario provinciale Uil, Michele Barresi, soddisfatto per i dati relativi alla partecipazione allo sciopero indetto per oggi dalle tre sigle sindacali. Punte di partecipazione ben più elevate in alcune realtà rilevanti del Comasco: si passa «dal 65% della Sisme al 70% della Intex, per arrivare all'80% di Ome, BTicino e Parker Itr, per toccare l'85% di Henken», conferma il segretario provinciale Cgil, Alessandro Tarpini.

I tre sindacati plaudono ai risultati ottenuti dal «primo sciopero generale unitario dopo oltre 6 anni», ha commentato davanti alla prefettura di Como il segretario provinciale Cisl, Gerardo Larghi, forte di un presidio mattutino di fronte al Palazzo del Governo cittadino che, nonostante la pioggia, ha raccolto -a detta degli organizzatori - almeno 500 persone.

Slogan variopinti, qualche scivolone verbale all'indirizzo del Governo Monti e il desiderio di farsi sentire contro una manovra che, a detta di Tarpini, «stravolge la vita della parte migliore della società italiana». Tra le bandiere rosse della Fiom, gli ombrelli bianco-verdi della Cisl e i vessilli azzurri della Uil c'è spazio anche per una delegazione di Rifondazione Comunista. I temi, nemmeno a dirlo, spaziano dall'Ici alle pensioni, dalla lotta all'evasione fiscale al rilancio del lavoro, con un occhio a quel territorio, il Lario, dove le difficoltà si fanno sentire, e non solo nel comparto manifatturiero. Nel pomeriggio i primi dati, confortanti per i sindacati, riguardanti l'adesione allo sciopero. Giovedì, venerdì e lunedì prossimo, le astensioni nel trasporto pubblico e nel pubblico impiego a confermare, oppure smentire, la partecipazione odierna.

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