Veniano, divieto di transito
per le greggi di pecore

Il gregge di pecore che discende dalla montagna con tanto di pastore e cane che fa tanto Natale non solo piace ai bambini perché ricrea un po' dell'atmosfera natalizia, soprattutto se, ad accompagnarlo c'è una spruzzata di neve, ma non dispiace peraltro neanche al sindaco Elio Rimoldi che ha firmato però un'ordinanza per dire stop alle greggi.

VENIANO - Stop dal Comune al passaggio di greggi in paese anche durante il periodo natalizio. Il gregge di pecore che discende dalla montagna con tanto di pastore e cane che fa tanto Natale non solo piace ai bambini perché ricrea un po' dell'atmosfera natalizia, soprattutto se, ad accompagnarlo c'è una spruzzata di neve, ma non dispiace peraltro neanche al sindaco Elio Rimoldi che ha firmato però un'ordinanza per dire stop alle greggi.

 Il primo cittadino venianese difatti con un'ordinanza sindacale ha sancito il divieto di passaggio di greggi sulle aree coltivate del territorio comunale.
Il motivo è presto detto: il territorio di Veniano non dispone di aree
adeguate da adibire al pascolo pertanto spesso il passaggio di greggi e armenti causa gravi danni alle colture ed in alcuni casi la  totale distruzione di vaste superfici coltivate del paese. Tutto a danno degli agricoltori locali.

«A tutti piace vedere il gregge di pecore anche dalle nostre parti, è una bell'immagine in sintonia con l'atmosfera natalizia, ma c'è un problema di ordine pratico che non possiamo trascurare neanche a Natale - spiega il sindaco Elio Rimoldi - Negli anni scorsi l'arrivo delle greggi spesso non ha rispettato l'attività dei nostri agricoltori, facendo naufragare in pochi giorni l'impegno e il duro lavoro di un anno. Oggi i contadini utilizzano un sistema sperimentale di coltivazione per cui non arano più il terreno prima della nuova semina, ma seminano nel granoturco. Con l'arrivo delle greggi che entrano senza permesso nei campi coltivati a grano e ortaggi tutto viene distrutto».

Insomma, il solo passaggio delle greggi è consentito al di fuori dei fondi agrari coltivati e con il consenso dei proprietari, solo dalle 23 alle 6.
«Invitiamo pertanto - conclude - quanti dovessero far transitare le greggi a chiederne il permesso ai contadini così da non causare danni alla nostra agricoltura».

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