Spaccio al cimitero di Solbiate
Cinque le persone arrestate

Concagno, concluse le indagini per droga iniziate in estate dai carabinieri di Olgiate Comasco

SOLBIATE - A luglio i primi fermi e ora le ordinanze con cinque persone arrestate con l'accusa di spaccio di droga nella zona del cimitero di Concagno di Solbiate.

La scorsa estate alcuni movimenti sospetti e la presenza di giovani stranieri avevano creato molta apprensione in zona, al punto che anche il sindaco di Solbiate, Giulio Colombo, aveva espresso prima la sua preoccupazione e, poi, la sua soddisfazione per i primi fermi eseguiti dai carabinieri di Olgiate Comasco, che avevano riportato tranquillità nella zona.

Ora, a distanza ormai di oltre sei mesi, le indagini sono definitivamente concluse e il giudice ha concesso agli inquirenti cinque ordinanze: quattro nei confronti di cittadini stranieri che si trovavano già in carcere e una quinta nei confronti di un italiano residente a Como.

Gli appostamenti dei carabinieri in borghese erano durati oltre due mesi e avevano portato a verificare come un paio di queste persone facessero da palo mentre altri due o tre spacciassero nella zona boschiva del cimitero.
A fine luglio erano già stati fermati due marocchini che provenivano da Milano, si trovavano a bordo di un'auto guidata da un italiano (ritenuto estraneo all'attività di spaccio, li accompagnava in cambio di una dose): usciti dall'autostrada dei Laghi a Lomazzo, erano stati seguiti con un'auto civetta dei carabinieri fino a Beregazzo con Figliaro in via Ceré dove erano stati bloccati.

Le indagini, gli appostamenti e tutto il lavoro svolto dagli inquirenti, aveva portato a ritenere i due stranieri (irregolari e senza documenti) a essere gli artefici dello spaccio di droga nell'Olgiatese e li avevano fermati come indiziati di delitto, trasferendoli al carcere Bassone (nell'automobile non era stata trovata droga).

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