Costruzioni, un 2012 in calo
"Sopravviverà solo chi innova"

Nella ex chiesa di San Francesco a Como inaugurata la mostra dei progetti delal nuva "Cittadella dell'edilizia"

Nessun segnale di inversione, il 2012 porterà ad un ulteriore selezione delle aziende, riusciranno sopravvivere solo le aziende innovative e capaci di aggregarsi per affrontare un mercato più ristretto e competitivo».
Il numero uno dei Costruttori comaschi Marco Doneda non riesce a trovare grandi motivi di ottimismo. L'occasione per tracciare un bilancio del terzo anno horribilis per il settore, è l'inaugurazione dalla mostra nella ex chiesa di San Francesco in via Spallino a Como delle cinque proposte finaliste del concorso per la nuova "Cittadella dell'edilizia" in via del Lavoro il cui inizio dei lavori è previsto entro l'estate. Intervento voluto dall'associazione "Parti sociali edili Como" che riunisce i costruttori e i sindacati, con un costo preventivato, 3,5 milioni di euro.
«Un impegno economico importante in questo momento di difficoltà del settore, ma abbiamo voluto mantenere fede agli obiettivi che ci eravamo dati, un segnale di fiducia nel futuro» sottolinea Doneda.
Per quanto riguarda il presente, i numeri descrivono un settore dove la recessione è arrivata ormai da tempo. Tutti negativi gli ultimi dati della Cassa edile relativi ad ottobre: 1326 le ditte iscritte con un calo del 7,58% rispetto allo stesso periodo del 2010; 5.561 i dipendenti (operai) con una flessione del 9,66%. Il tutto si traduce in un -12,86% di ore lavorate.
«Le previsioni, purtroppo sono ancora negative, il Centro studi Ance parla di un ulteriore - 3,8% il prossimo anno - spiega Doneda - Una contrazione del mercato che porterà ad un'ulteriore selezione: perderemo altre aziende, certamente quelle che ancor non hanno fatto il salto  qualità».
Le previsioni negative che continuano a coinvolgere tutti i comparti produttivi ed eccezione degli interventi di riqualificazione. Ancora fermo il mercato delle nuove abitazioni per cui si ipotizza una contrazione ulteriore del 6%, complice anche le misure depressive contenute nella manovra Monti, molto penalizzati per quanto riguarda la casa.

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