«Addio al palazzetto di Cantù
Porto il cinema a Camerlata»

La minaccia di Paolo Petazzi, colpito da Daspo: il questore non ha revocato il provvedimento, così non potrebbe accedere al suo stesso impianto che dovrebbe essere realizzato nel nuovo palasport. Così torna alla carica per riaprire il multisala di Camerlata, con un accordo con Esselunga

CANTÙ «Addio nuovo palasport di Cantù, me ne vado a Como e riapro il multisala di Camerlata». Minaccia pesante, quella di Paolo Petazzi, che, colpito dal Daspo, ovvero dal divieto di accedere agli impianti sportivi durante le manifestazioni, rischierebbe di non poter entrare nel multisala canturino di sua proprietà.

Il che sarebbe davvero un bel problema per l'impianto successore del Palababele, che per far quadrare i conti deve riuscire e veder piazzati tutti i 14 mila metri quadrati destinati ad attività commerciali al suo interno. E il solo multisala di Cinelandia, coi suoi 3.500 metri, ne coprirebbe il 25%.

A portarlo a paventare una decisione tanto drastica, la situazione per certi versi kafkiana che lo vede protagonista. Colpito a maggio da Daspo è andato dall'attuale questore per valutare la possibilità di annullare o sospendere il provvedimento. Ma non c'è stato nulla da fare. Da qui la minaccia di portare i propri interessi a Como, contattando Esselunga per valutare l'ipotesi di Camerlata.

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