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Giovedì 19 Gennaio 2012
Gli scontrini li fanno
Como non è come Cortina
Cosa succederebbe se, anche a Como, la Tributaria effettuasse un controllo a tappeto nei bar come è accaduto a Cortina d'Ampezzo? Il risultato sarebbe sicuramente meno eclatante. Gli scontrini, i comaschi, li fanno
I locali comaschi, a quanto pare, hanno un buon rapporto con il registratore di cassa, anche quando si tratta di "battere" un semplice caffè o un bicchier d'acqua che si potrebbero, abbastanza facilmente, far scappar via senza che neppure il cliente protesti.
Anche perché spesso non ci fa caso: sicuramente si accorgerebbe della mancata emissione di una ricevuta fiscale acquistando un capo di vestiario o un oggetto di qualsiasi tipo (anche perché sarebbe necessaria per l'eventuale sostituzione), ma spesso si esce dal bar abbandonando lo scontrino in cassa (dimenticanza che può costare cara). Nei giorni passati, invece di infilare distrattamente il fogliettino in tasca e non pensarci più, ci abbiamo fatto caso e... sorpresa! Lo scontrino arriva sempre, una buona abitudine. Alle 14.43 del 16 gennaio l'Ultimo Caffè di via Giulini lo rilascia per complessivi 7,50 euro di spesa. Pranzo al Caffè Mazzini in piazza Mazzini il 17, giorno successivo: alle 14.36 è emesso lo scontrino da 12,50 perfettamente corrispondente a quanto consumato. Il 18 il Caffè dei Viaggiatori in via Giovio per una tazzina batte regolarmente lo scontrino, ore 15.34.
Offri a due amici al Como Antica di viale Battisti ed ecco, come da legge, uno bello scontrino da 2,70, corrispettivo dei tre caffè, ore 8.27 di ieri mattina. Ieri sera, alle 19.30, al Sorso di piazza Volta, scontrino dopo un calice di buon vino. E così via: Como è pronta ad accogliere il Presidente del consiglio in persona, qui si fa tutto in regola da molto prima che Monti decidesse di dare una stretta. Anche perché non è certo ai baristi che bisogna guardare, alla ricerca di grandi evasori. Non a quelli del centro storico, almeno, ma anche dai quartieri periferici non arrivano segnalazioni di sorta.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola venerdì 20 gennaio
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