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Domenica 22 Gennaio 2012
L'influenza mette in crisi Como
Il picco a febbraio tra i giovani
«Nelle ultime due settimane l'incremento è stato dell'uno per mille, segnale che stiamo andando verso il picco della stagione» confermano gli esperti. Vietato sottovalutare i sintomi
VARESE Aumentano i casi di influenza e il picco è atteso per metà febbraio. Più ricoveri anche al pronto soccorso.
Il dato della scorsa settimana parla di tre casi ogni mille e, in valori assoluti siamo, sui 230 mila casi in Italia. Sale dunque a quota un milione e 250 mila il numero delle persone colpite dall'influenza dall'inizio della stagione e a tre quello degli italiani colpiti da altre forme di virus respiratori. Il dato italiano è in linea con quello europeo.
«Nelle ultime due settimane l'incremento è stato dell'uno per mille, segnale che stiamo andando verso il picco della stagione - spiega Aurelio Sessa, medico -. Quando aumenta la curva in questo modo di solito ci vogliono dalle due alle quattro settimane per raggiungerlo. Pertanto a metà febbraio dovremmo arrivare al sei o sette per mille, l'apice per una stagione in cui l'influenza è stata di media entità».
La diffusione dei casi è per ora a macchia di leopardo in tutta Italia con una concentrazione più significativa in Campania e nelle Marche.
«Come al solito i più colpiti sono i bambini e i ragazzi: qui il dato parla di un dieci per mille. Gli anziani sono preservati dal vaccino mentre gli adulti, tra i 15 e i 64 anni, si attestano nella media del tre per mille - prosegue Sessa - Questa fascia rappresenta il 60% della popolazione».
«C'è stato un aumento in questa ultima settimana, ma non siamo ancora nella situazione di massima diffusione, che dovrebbe arrivare a metà febbraio - conferma anche Fabrizio Pregliasco, responsabile del laboratorio influenza e infezioni respiratorie acute dell'Istituto di virologia dell'università di Milano - Ma quella di quest'anno non sarà una stagione particolarmente pesante. I virus che stiamo isolando sono quelli attesi e conosciuti come negli anni scorsi. È una stagione tranquilla, ma la vera influenza non è da non sottovalutare».
Nell'attesa della grande ondata di infezioni occorre fare attenzione a non sottovalutare i sintomi, pur consapevoli che la diffusione di quest'anno è stata più contenuta che in passato.
«L'influenza non si è presentata con l'evidenza da crisi, un classico della stagione invernale. La vera influenza quest'anno è stata controllata. Infatti, grazie alle temperature miti, non si è particolarmente diffusa e anche durante i periodi natalizi si sono diffusi altri virus simili. Ma non occorre in ogni caso sottovalutarla perché per chi è già affetto da problemi cardiaci e per i soggetti fragili aumentano in ogni caso i rischi».
Attendiamo dunque un ulteriore contagio entro la metà del prossimo mese con un incremento proporzionale dei casi, ma non pesante.
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