Auto blu in Provincia
Dov'è finito il registro?

Delle due l'una: o a Villa Saporiti i dirigenti firmano documenti senza sapere di cosa si sta parlando oppure il registro dell'auto blu di Leonardo Carioni si è dissolto nel nulla, smarrito chissà dove.

COMO Delle due l'una: o a Villa Saporiti i dirigenti firmano documenti senza sapere di cosa si sta parlando oppure il registro dell'auto blu di Leonardo Carioni si è dissolto nel nulla, smarrito chissà dove. Di sicuro le sorti del cosiddetto "libro macchina" dell'Audi A6 in uso al presidente dell'amministrazione provinciale interessano, e molto, anche agli uomini della guardia di finanza, che indagano sul giro del mondo - in termini chilometrici - fatto dalle due auto di rappresentanza.
In una vicenda che si sta ingarbugliando più di quanto si potesse sospettare è bene fissare alcuni punti fermi.
Il primo lo offre il dirigente del settore Economato, Patrimonio, Caccia e Grandi eventi della Provincia di Como, l'architetto Marco Testa. Il 13 gennaio, in risposta alla richiesta del nostro quotidiano di poter visionare il registro dell'auto blu di Carioni, che con i suoi 34mila chilometri in undici mesi ha percorso l'equivalente di un viaggio Como-Sidney e ritorno, l'architetto Testa respinge la richiesta al mittente e scrive: «Si evidenzia che il vigente regolamento relativo all'uso delle auto di servizio provinciali prevede la tenuta di un "libro macchina" che non possiede la forma di documento amministrativo, trattandosi di uno strumento di controllo interno, finalizzato alla programmazione del servizio autisti e all'attività manutentiva dei veicoli».
Tradotto: il registro c'è, ma noi non lo rendiamo noto.
Il secondo punto fermo è datato martedì 24 gennaio, quando in via Borgovico si presentano gli uomini della Guardia di finanza che, su decreto firmato dalla Procura, chiedono di acquisire tutti i documenti e gli atti amministrativi relativi alle due auto blu dell'amministrazione provinciale. Tra questi anche il "libro macchina" in uso al presidente Carioni che, però, non c'è: «Non esiste», spiegano agli inquirenti gli amministratori di Villa Saporiti, smentendo quanto scritto undici giorni prima dal dirigente del settore Economato.
Terzo punto fermo: l'esistenza di una delibera di giunta datata 1998 - pare, peraltro, già acquisita dalla Procura - che prevede la tenuta di appositi registri per le vetture in uso agli amministratori pubblici, quindi inclusa anche l'auto del presidente. Su questo aspetto gli uffici di Villa Saporiti stanno cercando in archivio eventuali altre delibere o atti sull'argomento, ma finora non ne sono stati trovati.
Ricapitolando: l'ultima delibera nota della giunta prevede la presenza di un "libro macchina" per l'auto blu del presidente dell'amministrazione; un dirigente provinciale, in un documento di pochi giorni fa, conferma l'esistenza di un "libro macchina" anche per la vettura di Carioni; la guardia di finanza, nel suo blitz di martedì scorso, non ha trovato il registro viaggi.

Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 27 gennaio

© RIPRODUZIONE RISERVATA