Cantù, battaglia leghista
per i carri di carnevale

La sezione cittadina chiede al Comune (governato anche dalla Lega) una deroga per consentire la sfilata ai carri dei magnan, i tradizionali stagnini, che non sono in regola con le norme di sicurezza

CANTÙ Per difendere i carri agricoli dei Magnan, s'è scomodato il Carroccio. Leggi la sezione cittadina della Lega, che di fronte all'eventualità che questi non possano sfilare né mettere in piedi la loro serata d'altri tempi la vigilia del sabato grasso, hanno diramato una nota ufficiale e chiedono (all'amministrazione anche leghista) di convocare un «tavolo di confronto, garantendo così il mantenimento di una tradizione radicata tra i cittadini e apprezzata dalla comunità canturina».

Gli "stagnini" con la faccia nera di fuliggine rischiano seriamente di dover dire addio a corteo e serata in piazza Garibaldi a causa dell'ordinanza della polizia locale che impegna tutti i carri che sfileranno ad adeguarsi alle nuove normative ministeriali in materia di sicurezza. Trafila alla quale i Magnan non si sono adeguati per tempo.

«La Lega Nord di Cantù - si legge nel comunicato della sezione - si schiera a favore della presenza e della partecipazione dei Magnan durante le manifestazioni in occasione del carnevale canturino». Non solo per la solo serata, ma anche per la sfilata finale, quindi. «I Magnan - proseguono - rappresentano ormai da tempo una tradizione del nostro territorio che va preservata e tutelata. Chiediamo quindi che anche quest'anno, nel rispetto delle regole, possano essere presenti».

In verità, se avessero presentato domanda per tempo e si fossero adattati alle nuove indicazioni, non ci sarebbe alcun ostacolo. Ma la Lega chiede una deroga, o comunque una soluzione.

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