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Mercoledì 15 Febbraio 2012
San Siro, la Rai da Botta
per i suoi cimeli da museo
"Possiedo lapidi originali, una camicia e un paio d'occhiali del duce, alcuni libri interessantissimi dell'epoca e tanto altro legato al fascismo" ha elencato l'ex sindaco di Acquaseria di fronte alle telecamere
SAN SIRO Un'intervista della Rai riporta d'attualità gli importanti reperti e documenti legati ai fatti del '45 che Alberto Botta, sindaco di Sant'Abbondio tra gli anni '60 e '80, custodisce gelosamente. Materiale che l'interessato si è sempre detto disponibile a donare a qualche specifico museo locale, che potrebbe ora identificarsi con il museo dei fatti storici previsto a Dongo grazie ai progetti di sviluppo dell'esistente museo della Resistenza.
<Possiedo delle lapidi originali, una camicia e un paio d'occhiali del duce, alcuni libri interessantissimi dell'epoca e tanto altro legato al fascismo, tra cui timbri della Repubblica di Salò recuperati nell'hotel Buzzoni di Tremezzo dopo il suo bombardamento - elenca Botta - . Ma anche Michele Moretti (figura di spicco del movimento partigiano comasco) è stato mio amico e mi ha affidato documenti originali legati ai partigiani. Possiedo anche dei timbri della 52^ Brigata Garibaldi>.
Materiale riconosciuto da più parti di assoluto valore, che farebbero la fortuna di un museo dei fatti storici. <Seguo con interesse l'iter del progetto di percorso storico destinato a svilupparsi fra Mezzegra, Grandola, Musso, Dongo e Germasino, cioè nei paesi che sono stati teatro dell'epilogo della Seconda guerra mondiale - prosegue Botta - . A Dongo, in particolare, hanno già preso il via progetti di rilievo e con il sindaco locale, Mauro Robba, ho già intavolato utili discorsi in proposito>.
A Dongo, grazie a sostanziosi finanziamenti, è in corso il rifacimento del lungolago, che costerà 850 mila euro e si concluderò entro l'estate; sono poi previsti l'ampliamento del museo della Resistenza (896 mila euro) e la realizzazione di un centro polifunzionale a Parco Scalini (586 mila euro). <Spero sia la volta buona - conclude l'appassionato collezionista storico di San Siro - . Il nostro territorio ha fatto da scenario a una svolta storica nazionale e internazionale e sarebbe finalmente opportuno dare il dovuto risalto ai fatti accaduti 65 anni fa. Per la cultura e il turismo locale, sono pronto a mettere a disposizione di una struttura pubblica il materiale che ho sempre custodito a casa mia>.
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