Capiago e le pecore morte
«Oltre al danno, la beffa»

Il racconto del pastore Alois Kirchler, proprietario dei 104 capi morti nella scarpata: «Dovrò spendere almeno cinquemila euro per smaltire le carcasse. È stato un errore umano, ma anche i sentieri non sono in buone condizioni».

CAPIAGO INTIMIANO Oltre al danno, la beffa. Per il pastore Alois Kirchler, il danno si aggira attorno ai ventimila euro. «Dovrò spendere almeno cinquemila euro per smaltire le carcasse delle pecore morte».

Il pastore, infatti, è il proprietario delle 104 pecore morte nella giornata di martedì in una scarpata a Capiago, nella zona che dalla casa per incontri cristiani porta verso Olmeda. I capi sono caduti in un "salto" di terreno di circa cinque metri, nascosto dai rovi, e sono morti soffocati: con loro anche un asinello.

«È stato un errore umano - ammette il pastore - ma anche i sentieri non sono più puliti, manca manutenzione».

L'intervista completa al pastore sul quotidiano La Provincia in edicola giovedì 16 febbraio.

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